Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La provincia di Bari nel 1920 convalidare piu facilmente. Ma nel 1914, per le elezioni ammm1strative, non avvennero tumulti: perché? Perché il Governo aveva dato l'ordine di disinteressarsi. Solo in qualche comune la prefettura si fece viva: per esem– pio a Montrone e a Canneto, dove mandò a lavorare il delegato Gianni; e si ripeterono i soliti fatti. Le elezioni politiche del 1919 hanno dato la riprova della nostra ci– viltà. Io non so quel che è avvenuto nelle altre province del Mezzogiorno. Nella provincia di Trapani per esempio mi viene riferito da fonte degna di fede, che il Governo dell'onorevole Nitti ne fece di tutti i colori. Ma per la provincia di Bari debbo riconoscere che il Governo si tenne neutrale. E le elezioni procedettero in ordine quasi perfetto, ovunque. Io che nel 1913 non potevo andarè in giro l'ultima settimana senza essere accompagnato da colpi di rivoltella, ho potuto, nel 1919, girare per un mese intero per tutta la provincia senza nessun incidente. Queste elezioni del 1914 e del 1919 hanno dunque dimostrato che quan– do il Governo si tiene neutrale, quando i delegati dicono all'orecchio di certi malviventi che se non stanno buoni sono messi dentro, allora non avvengono fatti gravi. Noi abbiamo cosf dato l'experimentum crucis che non siamo barbari, ma è il Governo il solo barbaro, l'unico malfattore, il solo grande mafioso, il vero organizzatore di ogni malvivenza elettorale. Qualche incidente recente è piu particolarmente grave. Il 3 giugno, a Terlizzi, c'era uno sciopero dei contadini. Il vice-commissario di Pubblica Sicurezza aveva a sua disposizione quaranta agenti fra carabinieri, guardie campestri e guardie municipali. Non se lo fece dire due volte, e l'ordine lo mantenne, e come. Ma verso sera lasciò, se pure non li eccitò lui, che i proprietari si armassero, e si mettessero a dar la caccia ai contadini. Io capii subito la gravità del fatto, e presentai una interrogazione affinché il Governo punisse il funzionario, per non dare in provincia l'impressione che un nuovo sistema di lotta s1 introduceva colà per volontà del Governo. L'interrogazione non arrivò mai al suo turno. I provvedimenti non ci furono. E pochi giorni dopo i proprietari di Gioia del Colle si misero ad ammazzare i contadini, ed i contadini si vendicarono ammazzando i pro– prietari (commenti). 4. Ad ognuno le sue responsabilità Io non parlo con preoccupazione politica, né elettorale. Credo di poterlo dire in perfetta coscienza! Parlo per l'affetto, che è nato nel mio cuore dai lunghi dolori della mia terra e dallo studio, che vi ho dedicato fin da quando ho cominciato a ragionare. Rendetevi conto che le condizioni sono là estremamente difficili. Date 583 BibliotecaGino Bianco

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