Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale è presente: si è scusato con me, perché deve in questo momento trattare per l'importazione di grano estero; ma son sicuro che le mie parole gli verranno riferite, o almeno le leggerà nel processo verbale. L'attuale commissario dei consumi ha ereditato un sistema creato dai predecessori, i quali lo crearono senza che i deputati del tempo, preoccupati a domandare croci di cavaliere e trasferimenti di cancellieri e scioglimenti di Consigli comunali, abbiano' sentito il dovere d'intervenire. Ciò non toglie però che il sistema sia assolutamente iniquo e intollerabile. Io mi rivolgo ai colleghi delle altre province d'Italia, perché si rendano conto dell'impossibilità in cui noi siamo laggiu di andare avanti. Nel novembre del 1919 noi avevamo 90.000 quintali di grano al mese. Dopo i disordini di Andria, nel dicembre, lo stanziamento fu portato a 99.000 quintali al mese. In primavera, scendemmo a 85.000 quintali. Per le insistenze fatte da noi all'onorevole Soleri, avemmo la pietà di 10.000 quin– tali in assegno straordinario fino alla fine di luglio. Ma ora siamo ritor– nati agli 85.000 quintali. La provincia di Bari ha 900.000 abitanti. Togliete la popolazione infan– tile, che non consuma grano, restano almeno 850.000 abitanti, che devono vivere con 85.000 quintali al mese. Ne consegue che ogni abitante riceve 10 chilogrammi di grano al mese, il che vuol dire che ha 330 grammi di pa– ne al giorno. E badate che dei 900.000 abitanti, soltanto una quarta parte, forse solo una quinta parte, produce grano, nella zona interna che confina con la Basilicata; una dozzina di comuni su cinquantatre. Tutta ·la zona li– toranea e la zona intermedia non produce grano. Cioè la grande maggio– ranza deve comprare il grano fino all'ultimo chicco. Ora come volete che un contadino possa andare avanti con 330 grammi di pane al giorno? Il nostro contadino non conosce lo zucchero, mangia poca carne, non latte; vive soltanto di pane, legumi e verdura. Mentre a Milano la popolazione riceve 500 grammi di zucchero al mese· - e questo è giusto - da noi lo zucchero non si vede affatto. Quest'anno lo abbiamo veduto soltanto a Pasqua. Bisogna comprarlo dai farmacisti per uso me– dico! Aggiungete che nell'Italia settentrionale, oltre alla razione di pane e di zucchero, si dà anche il riso. A Milano - cito Milano perché è la piu generosa delle città settentrionali, e noi meridionali non ci rivolgiamo mai invano alla sua solidarietà - a Milano la popolazione riceve 1500 grammi di riso al mese. Noi non riceviamo riso. Ed allora come volete che questa gente, che non consuma zucchero, che non riceve riso, che non mangia carne, che non ha latte, ch'e consuma soltanto pane, come volete che possa vive~e con 330 grammi di pane al giorno? E fossero almeno 330 grammi di pura farina di grano! Spesso la fari– na è mescolata con veccia e con altre miscele di scarso nutrimento. Nel gennaio scorso ricevei da Bisceglie una scatola che doveva contenere farina. Guardai; non capivo che cosa fosse. Fu solo leggendo la cartolina che ac- 574 BibliotecaGino Bianco

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