Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Cooperative di lavm·o e movimento socialista teismo deliberato, la ribellione sistematica, non sono piu tollerati neppure dal "prole– tariato"; ed ecco quindi, per dei deputati costretti tutti i giorni a cortesi conversari coi ministr.i, la necessità naturale di smussare le angolosità, di attenuare le asprezze, di rinunciare alla clamorosa esteriorità degli attacchi." II Giornale d'Italia, già il 29 dicembre 1909, era "organo dell'on. Son– nino"; Guido Podrecca fa parte del Gruppo parlamentare; non è sindaca– lista; non è stato mai "accarezzato" - poveretto lui - da nessun conser– vatore; difficilmente si può farlo passare come nemico "avventato" dell'onore del movimento operaio; contro le sue affermazioni nessun diluvio di pro– teste si è mai scatenato. Ed io non ho detto nulla di essenzialmente diverso cinque mesi dopo. * Un'altra testimonianza indiscutibile ci è data da un articolo di fondo dell'Avanti! del 17 aprile 1909, nel quale m1 pare di potere riconoscere si– curamente lo stile di Leonida Bissolati. Perché tacere certe cose? Noi abbiamo colà [in provincia di Bologna, presa come esempio] plaghe estesissime, dove la popolazione lavoratrice supera in via normale i bi~ogni del lavoro produttivo. Ivi infatti i deputati socialisti sono adibiti, cominciando dal novembre sino al maggio, ad un'opera di sollecitazione e di raccomandazione con– tinua presso il ministero dei Lavori pubblici e presso, ahimè, il ministro degli Interni, per ottenere concessioni di opere di difesa idraulica, non sempre urgenti per se stesse, ma urgentissime per le condizioni disperate di moltitudini che si trovano senza lavoro e senza pane. Avviene che i deputati socialisti non possano rifiutarsi di salire le scale di Palazzo Braschi per i braccianti affamati [organizzati in cooperative]. Sussidi, che certamente non disonorano nessuno, né chi li dà, né chi li riceve; ma che mettono i rappresentanti politici, anzi lo stesso movimento polùico della regionè, in un poco conveniente rapporto con quei poteri e con quegli uomini di Governo, contro cui gli stessi rappresentanti politici devono per· tutto il resto dell'anno prendere posizione di irreducibile ostilità. Cose amare, ma che vanno tuttavia dette apertamente. Contro queste parole nessuno ha mai finora protestato! * Queste considerazioni amare furono fatte dall'Avanti! pochi giorni dopo che la periodica opera di sollecitazione di lavori anche non urgenti si era trovata in contrasto, addirittura tragico, con le esigenze di una politica ge– nerale veramente socialista, e le aveva costrette a piegarsi. Leggete l'Avanti! del febbraio-marzo 1909. Il 6 febbraio notizie di agi– tazioni di disoccupati a Budrio, e telegramma a un deputato socialista. Il 20 e 21 febbraio notizie allarmanti da tutto il Ravennate. Il 24 febbraio una 367 BibliotecaGino Bianco

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