Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Sempre polemiche meridionali! Sonnino di ogni scopo favorevole al l~tifondismo, togliendo al latifondi– smo l'ultimo puntello del dazio sul grano, vorremmo raccolti tutti i fa– vori legislativi sulle piccole colture e quindi vorremmo create le condi– zioni necessarie per la loro espansione. E chi dice piccola coltura, dice piccola proprietà; dice ricchezza non certo eguale a quella dei paesi in– dustriali, ma superiore a quella dei paesi feudali, in cui su una turba di miserabili si elevano solo pochi milionari usurai o absenteisti; dice sviluppo di affari per la piccola borghesia bottegaia e professionista, e minor bi– sogno di vivere parassitariamente sui bilanci municipali; dice odio alle tasse e alle imprese coloniali e alle spese militari: i paesi viniferi delle Puglie sono politicamente i piu progrediti del Mezzodf e hanno offerto il fenomeno significantissimo dell'imbrianismo. Ma - tu mi dirai - la canzone di questa piccola proprietà democra– tica espropriatrice dei baroni "non è socialista, è appena appena borghese– mente democratica." Io ti risponderò: "Dammi una canzone socialista piu adatta ai miei paesi, e non mi parrà vero di sgolarmi dietro ad essa; ma finché le regioni meridionali saranno regioni arretrate, e finché sarà un assurdo teorico· e pratico il voler far saltare a un tratto un paese· feudale in piena civiltà socialista, io continuerò a sonare il mio povero chitarrino democratico, invidiando i fortunati che possono cantar la canzone socia– lista, ma pregandoli di non trascurare e sacrificare gl'interessi del Mezzo– giorno solo perché si manifestino con rime piccolo-borghesi e' in metri non autenticamente socialisti." Riassumiamo, caro Turati, e finiamola. Per rinnovarsi politicamente, l'Italia meridionale non ha bisogno della tutela del Nord; ha bisogno che i partiti democratici del Nord diano agli elementi novatori del Sud, per mezzo del suffragio universale almeno am– ministrativo, una solida base di operazioni e di lavoro. Per rinnovarsi economicamente, invece, l'Italia meridionale ha biso– gno dell'opera dello Stato: è necessario cioè che i partiti democratici del Nord non aiutino gli industriali protezionisti del Nord ad opprimere tutte le fonti della ricchezza meridionale. Dateci l'aria per respirare politicamente, non ci ammazzate econo– micamente, e non vi occupate piu di noi, che agli affari nostri ci bade– remo noi. È giacobinismo, questo? [Da "Critica Sociale," 16 gennaio e I febbraio 1903, firmato: RERUM ScRIPTOR.J 283 BibliotecaGino Bianco

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