Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza reto dell'occasione che gli si offriva di riannodare rapporti di personale conoscenza :oll'illustre deputato di Iseo, se nell'animo dell'uno e dell'altro fossero stati piu o meno operosi preconcetti contr~ri all'unione fra Germania ed ~talia od anch_e soltanto ~~co amichevoli. L'incontro d1 Verona non rappresenta una data nella stona della pohuca internazionale. È nondimeno un documento non trascurabile. Nessun preconcetto, dunque, contrario all'alleanza: ma questioni da risolvere e incognite da chiarire. E le chiarirono, Biilow stando a Venezia a godersi l'Esposizione internazionale d'arte moderna dal 3 al 13 aprile, e Zanardelli stando a Maderno dal 3 al 9 aprile a godersi la primavera, 14 e non sentendo il bisogno d'incontrarsi un'altra volta, un po' piu a lungo, e un po' meno per caso, nonostante fossero divisi da poche ore di treno. Evidentemente non volevano avere nulla da dirsi, come due amanti irritati, che si -voltano le spalle. Se occorressero altri indizi a determinare lo stato preciso dei rapporti fra i paesi della Triplice in questo momento, eccone due veramente rivela– tori: il 13 aprile Biilow parte da Venezia, 15 senza inviare al suo collega ita– liano nessuna parola di saluto; e lo stesso giorno il Kronprinz germanico si reca a visitare l'imperatore Francesco Giuseppe, viene accolto con clamo– rose dimostrazioni popolari e con emblemi pangermani~tici per le vie di Vienna; e l'imperatore d'Austria, nel banchetto ufficiale, lo saluta con la for– mula delle amicizie diplomatiche incondizionate: Questa visita renderà vieppiu evidenti le relazioni cordiali fra le nostre due Case, e la nostra intimità politica. 16 L'ufficioso Fremdenblatt proclama: Fra gli Absburgo e gli Hòhenzollern ogni gioia e ogni dolore è comune. Difficil– mente la storia potrebbe dimostrare consimili intimità. E la Tribuna osserva: In mezzo alle superbe affermazioni delle forze tedesche cresce l'influenza slava, la quale non costituisce soltanto un pericolo per la compagine austriaca. Onde l'Italia, di cui i giornali austriaci sembrano oggi dimenticarsi, potrebbe nell'ora della crisi suprema, rappresentare una forza preservatrice, piu che non disprezzabile, importantissima. I problemi da risolvere erano parecchi e delicati. Si trattava di proce– dere ad un nuovo assestamento dell'alleanza, non solo nei rapporti econo– mici e giuridici interni, ma anche nelle relazioni esterne dell'Italia con le Potenze estranee alla Triplice: Francia, Inghilterra, Russia. E occorreva, che rapporti interni e rapporti esterni si coordinassero in un unico sistema diplomatico, logico, chiaro e non soggetto a interpretazioni equivoche. 14 "Perseveranza," 3, 10, 14 aprile 1901. 15 "Perseveranza," 14 aprile 1901. 16 21 bis S1NGER, Geschichte des Dreibundes, p. 134. BibliotecaGino Bianco 61

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