Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza Solamente, la Triplice, di cui parla Biilow nel 1902 non è piu la Triplice del 1887. La Triplice del 1887 aveva, come abbiamo visto a suo tempo, le seguenti basi: 1° l'intesa anglo-germanica; 2° i sospetti italo-francesi; 3° l'intesa italo– austriaca per la penisola balcanica. Nel 1902 l'intesa anglo-germanica si è rotta; e sebbene nessun atto pre– ciso di ostilità irrevocabile sia avvenuto ancora fra Germania e Inghilterra, pure non sembra possa piu risorgere quella specie di condominio, che Bismarck e Salisbury nel Congresso di Berlino avevano organizzato in Europa a vantaggio dei loro paesi. I sospetti italo-francesi hanno ceduto il luogo ad una intesa generale regolarmente protocollata, mentre permane sempre viva la tradizionale osti– lità fra la Francia e l'Inghilterra. L'accordo italo-austriaco accenna ad impallidire, alla luce dell'intesa austro-russa nella questione balcanica. Grazie ai persistenti attriti fra Inghilterra e Francia, e alle nuove cre– scenti diffidenze fra Inghilterra e Germania, l'Italia, dopo la sua intesa colla Francia, ha acquistato una grande libertà d'azione tanto di fronte all'Inghilterra, quanto di fronte alla Germania. E di siffatta sua migliorata situazione internazionale essa può prevalersi, anche di fronte all'Austria, nel sorvegliare la nuova politica balcanica dell'alleata. Queste nuove condizioni dell'ambiente internazionale ci aprono la via a comprendere come, scadendo i trattati della Triplice nel maggio 1903 e do– vendosi stabilire i patti dell'eventuale rinnovamento proprio durante il 1902, l'Italia possa non adagiarsi piu ai patti del 1887 ed esigere nel proprio inte– resse notevoli miglioramenti e piu propizie interpretazioni. 57 BibliotecaGino Bianco

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