Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo quarto I problemi del 1902 • Sommario: 1. L'incontro di Verona. - 2. Il problema doganale. - 3. Il problema balca~ nico. - 4. Gli accordi coloniali italo-francesi. - 5. I protocolli militari della Triplice. - 6. L'Inghilterra e la Duplice. - 7. Italia, Francia e Inghilterra. 1. L'incontro di Verona Il compito di adattare alla nuova situazione il sistema dei vecchi trat• tati, toccò al ministero Zanardelli, in cui il portafoglio degli esteri era affi– dato all' on. Prinetti. Era questo il primo ministero, che nascesse da una designazione del nuovo re, Vittorio Emanuele III. E quando si consideri la incondizionata libertà d'azione, che il re aveva in quel momento nella scelta del presidente del Consiglio e del ministro degli esteri - sia per quello stato di aspettativa fiduciosa in cui di fronte a un "re nuovo" si trova sempre l'opinione pub– blica di un paese; sia per la mancanza di partiti saldamente organizzati nella Camera italiana; sia per la quasi generale ignoranza e indifferenza in fatto di politica estera; - non si può non riguardare come risultato di una ben definita volontà politica la scelta proprio di quegli uomini, proprio in quel momento. L'on. Zanardelli, infatti, non aveva potuto, nel dicembre del 1893, costituire un ministero, perché l'Austria aveva messo il veto alla nomina a ministro degli esteri di un italiano oriundo del Trentino; e Zanardelli, con fierezza, che solo nel 1915 è stata pubblicamente documentata, ma di cui al governo austriaco non poteva essere sfuggito a suo tempo il significato, aveva rinunziato al mandato, piuttosto che cedere all'imposizione. 1 Il Prinetti aveva fatto nel 1891 un vivace discorso contro il rinnovamento della Triplice Alleanza,2 e, proprio pochi mesi prima di essere chiamato al governo, in un discorso politico tenuto a Merate, si era lungamente occupato della politica estera dell'Italia, non facendo nessun atto di adesione alla Tri .. plice, deplorando le oscillazioni e la discontinuità del passato, affermando la necessità che per l'avvenire "un piu chiaro concetto dei suoi obbiettivi" presiedesse all'azione italiana, specificando che "l'Italia, potenza mediter– ranea per eccellenza, doveva sempre alle questioni del Mediterraneo [Tripo- 1 UN BRESCIANO, L'intervento e le pressioni dell'Austria nella crisi ministeriale del 1893, nella "Nuova Antologia," 16 ottobre 1915. 2 CAMERA DEI DEPUTATI, Discussioni, XVII Legislatura, 1 3 sessione, 14 maggio 1891, p. 1996. 58 BibliotecaGino Bianco

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