Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza bacino dell'Alto Nilo, e dar modo al Governo francese di napnre la que– stione egiziana, coll'appoggio della Russia e fors'anche della Germania. Marchand arriverà a Fascioda il 10 luglio 1898, eseguendo con una magni– .ficamarcia di resistenza la missione che gli è stata affidata e prevenendo di due mesi Kitchener; che vi arriverà il 19 settembre. 14 Nello stesso tempo, Germania e Russia, approfittando degl'imbarazzi sudanesi dell'Inghilterra, introducono in Cina la politica delle concessioni e delle zone d'influenza contro la politica della porta aperta, a cui l'Inghil– terra ha dichiarato sempre di tenere risolutamente. 15 E Guglielmo II inizia le grandi costruzioni navali, che porteranno in dieci anni la Germania ad essere la seconda potenza militare marittima del mondo. 16 L'Inghilterra misura con occhio chiaro e calmo la gravità dei singoli pericoli, e com'è suo costume cerca di superarli, isolandoli, cedendo nei punti meno vitali e meno urgenti, raccogliendo il piu e il meglio dello sforzo dove è in gioco immediato un interesse su cui non gli è lecito transigere. 17 Per ora la Cina può aspettare. L'Inghilterra si limita ad assicurarsi che il governo cinese non alienerà la regione dell'Yang-Tse, 9 febbraio 1898; estende il territorio dipendente da Hong-Kong, 9 giugno; si fa ceder la baia di Wei-hai-Wei, 1° luglio, alle stesse condizioni con cui Kiao-Ceu e Port– Arthur sono stati ceduti alla Germania e alla Russia. 18 L'interesse assorbente del 1898 sta nella spedizione del Sudan e nel– l'urto che su di essa avverrà con la Francia. Su questo terreno, l'intesa con l'Italia assicura alle forze navali inglesi il dominio del Mediterraneo. La retrocessione di Cassala, 26 clic. 1897, e la delimitazione del con.fine eritreo-sudanese da ras Casar all'Atbara, 7 clic. 1898, 19 dimostrano che siffatta intesa permane solidissima; né la novella amicizia franco-italiana si poggia ancora su interessi concreti tali da far temere che l'Italia possa preferire l'amicizia della Francia a quella dell'In– ghilterra. Ma è bene che la Francia non sia incoraggiata a resistere, nel momento critico, dalla Russia; e per disinteressare la Russia, è utile che l'Inghilterra s'intenda non solo con la Russia, ma anche con· la Germania. Inoltre, è oppor– tuno che anche nei rapporti anglo-francesi siano eliminate in precedenza 14 • }:IoHEN~HE, Denku:urdigkeiten, II, 528; Annual Register 1898, pp. 344 sgg.; "Revue génerale de dro~t ~nternat~onal publlc," VI, 308, 384; XI, 671; GUYOT, L'accord franco-anglais, nella "Rev. de dro1t mternauonal et de legislation comparée," 1904, pp. 279-80; CROMER, Modern Egypt, II, pp. 79 sgg. 15 MONDAINI, La colonizzazione inglese, p. 688. 16 27 noy. 1897, presentazione al Reichstag del progetto per l'aumento della flotta; 28 marw 1898, approvazione del progetto in terza lettura; 27 novembre 1898 presentazione di un altro pro– ~etto, che stabilisce il programma di costruzioni fino al 1904: BOLOW, Germania imperiale, p. 24; E nnual Register 1897, pp. 280 sgg.; id. 1898, pp. 241 sgg.; WILHELMS II, Reden, II, 52, 72; LKIND, T~e German Emperor's Speechs, pp. 244 sgg. 17 BuLOw, Germania imperiale, pp. 25-33. 1 1 8 8 2 MARTENS, Nouveau Recueil, 2a serie, XXXII, 87 sgg.; BERARD, La révolte de l'Asie, pp. sgg. 19 Annual Register 1897, p. 369; Libro Verde Italiano, 10 dicembre 1902. 45 BibliotecaGino Bianco

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