Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo diciassettesimo 1A battaglia di Sabbioncello A Londra il povero Imperiali doveva fare le viste di credere che l'am– basciatore francese, Cambon, e l'ambasciatore russo, Benkendorff, non sa– pessero nulla dei suoi negoziati con Sir Edward Grey. Quando li incon– trava nell'anticamera del ministro inglese, si dava l'aria di non sapere per qual ragione si trovassero H. Quando lui era partito, Sir Edward informava gli altri due e questi informavano i rispettivi ministri. Alla sua volta Sa– zonoff discuteva l'affare con l'ambasciatore francese, Paléologue, e Delcas– sé discuteva con l'ambasciatore russo, Iswolski. Cos1 vi erano otto pérsone, senza contare gli alti funziÒnari nei diversi ministeri che conoscevano il fa– moso segreto. Ma Sonnino esigeva sempre che le trattative rimanessero un segreto geloso di cui solamente lui, Sir Edward e Imperiali doveva– no partecipare. Il velo cominciò a cadergli dagli occhi quando Tittoni in due rapporti da Parigi il 19 marzo lo informò che era riescito a sapere che Imperiali aveva presentato il memoriale di Sonnino a Grey; che Grey l'ave– va comunicato a Parigi e a Pietrogrado; che Sazonoff mentre acconsentiva a quasi tutti i desiderati italiani, si opponeva alla cessione della costa dal– mata; ma anche su questo punto era disposto ad abbandonare Sebenico e Zara purché l'Italia si contentasse in Albania di· Vallona e lasciasse il resto ai greci e ai serpi; Grey e Delcassé erano d'accordo con Sazonoff. Man– dando queste informazioni a Sonnino, Tittoni gli spiegò che non sapen– do nulla delle trattative, egli correva il rischio di trovarsi "completamente disorientato e malinformato" in qualche momento critico. Perciò sareb– be stato opportuno che Sonnino gli desse qualche informazione somma– ria, "ben inteso sotto il vincolo del piu scrupoloso segreto." Il 20 marzo si parlava a Parigi nella redazione del Temps delle trattative segretissime. Fu solo ora, il 20 marzo, che Sonnino si decise a comunicare a Tit– toni e a éarlotti, ambasciatore a Pietroburgo un sunto del suo memoran– dum. Il 21 marzo l'ambasciatore britannico a Roma, Sir Rennell Rodd, andò a discutere con Sonnino delle trattative iniziate da Imperiali. (Son– nino a Londra, Parigi, Pietrogx:ado, 21 marzo.) Un altro uomo per cui il segreto non era piu un segreto! Ma· Sonnino aspettò il 25 marzo per 578 Biblioteca Gino Bianco

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