Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte prima con la Francia, con le quali è andata già d'accordo nel 1895, e con le quali proprio la potenza non continentale, di cui sopra, si trova in urto in Asia e in Africa! Tutto questo vuol dire che salvo l'obbligo di secondare l'Inghil– terra nella questione d'Egitto, reso necessario dall'accordo italo-inglese e della necessità di evitare che l'Italia esca dalla Triplice per rimaner fedele al– l'Inghilterra, nessuna altra comunità d'interessi permanenti unisce Inghil– terra e Germania. È chiaro - scrive il cronista della Nuova Antologia sulla fine del 1896 - che per arrivare ad una soluzione della questione d'Oriente conforme ai suoi interessi e alle sue tradizioni, l'Inghilterra ha mestieri che altre forze alle sue si congiungano, e queste non può trovarle che nella Triplice Alleanza. Non è concepibile un accordo suo colla Russia né colla Francia; perché, quanto alla prima, l'Inghilterra ha in Asia interessi op– posti; e quanto alla seconda, l'Egitto basta a separare Londra da Parigi. Con tutto ciò né lord Salisbury, né altri uomini di Stato inglesi intendono di fare il gran passo di le– gare l'Inghilterra alla Triplice. Cosi tutta la politica europea rimane per aria. 65 Rimaneva per aria specialmente la politica italiana, fra l'Inghilterra e la Germania. 6 5 "Nuova Antologia," 1° novembre 1896, p. 168. 38 BibliotecaGino Bianco

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