Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza stria e contro chiunque fosse amico dell'Austria, fu uno dei prim1ss1mi a intuire _chequalcosa di profondo nel sistema diplomatico da lui detestato s1 era infranto. Nella seduta del 1° luglio 1896, avendo l'on. Di Rudinf affermato ancora una volta che l'amicizia dell'Inghilterra era necessaria all'Italia, anzi doveva essere considerata come "il necessario complemento" della Triplice Allean– za, Imbriani interrompeva: Jmbriani. - Ma che fareste nella questione fra la Germania e l'Inghilterra? (Rumori). Presidente. - Onorevole Imbriani, la richiamo all'ordine. Jmbriani. - Dice che è complemento! Che fareste in una lotta fra la Germania e l'Inghilterra per la questione del Transwaal? (Oh/) Presidente. - Faccia silenzio! È impossibile andare avanti! ( Commenti) 62 Il giorno dopo nuovo incidente: lmbriani. - Il ministero dice che l'alleanza con l'Inghilterra è la conseguenza ne– cessaria dell'alleanza cogli Imperi centrali. Io domando: in caso di conflitto fra uno di questi Imperi e l'Inghilterra che cosa avrebbe fatto l'Italia? E poiché questo caso, per un solo punto, non è avvenuto, la mia domanda ha piena ragione di essere. Se voi· non volete o non sapete rispondere, ciò è una prova maggiore di quanto sia fallace il sistema delle vostre alleanze. Presidente. - Ma non è questa la sede opportuna per tale questione. Di Rudin[. - Onorevole Imbriani, ma per che cosa vuole che l'Italia vada ad in– teressarsi del Transwaal? Ella dice: "In caso di conflitto per il Transwaal che cosa fa– rebbe l'Italia?" Onorevole Imbriani, l'Italia non ha interessi nel Transwaal. Questa è l'u– nica risposta che posso darle. lmbriani. - Ma ci sono mille altri casi di confl.itto! (Si ride)63 Cinque mesi non erano passati dalle domande imbarazzanti del tribuno austrofobo, e dalle impacciate diversioni del Presidente · del Consiglio, e dalle risa leggerone della maggioranza parlamentare, e nella seduta del Reichstag germanico del 17 novembre 1896, il segretario per gli affad esteri Marschall, faceva capire quanto poco chiaro fosse sempre il problema delle relazioni anglo-germaniche. Le questioni che occupano presentemente il primo posto politico - dichiarava Marschall - rendono molto inverosimile il caso che una delle potenze continentali vo– glia provocare un conflitto, le cui conseguenze immediate sarebbero di paralizzare le forze delle potenze medesime. D'altra parte è precisamente lo sviluppo dei nostri interessi coloniali che probabilmente darà occasione in avvenire di andare d'accordo colle stesse Potenze, colle quali procedemmo d'accordo lo scorso' anno.<> 5 Il conflitto, dunque, non può essere provocato che da una potenza n~n continentale, cioè dall'Inghilterra; e la Germania dovrà probabilmente sviluppare la sua espansione coloniale, mettendosi d'accordo con la Russia e 62 e 63 CAMERA DEI DEPUTATI, loc. cit., p. 6942. 64 "~ERA DEI DEPUTATI, loc. cit., 2 luglio, p. 7014. Tribuna," 18 novembre 1896. 37 BibliotecaGino Bianco

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