Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La T1·iplice Alleanza Lo stesso giorno la Stefani pubblicava questo comunicato, concordato evidentemente coi governi alleati, che l'on. Di Rudin1 nella seduta del 4 luglio dichiarava di avere scritto di sua mano: Nella tornata della Camera d'ieri, l'on. marchese Di Rudinf. presidente del consiglio, rispondendo all'on. Fortis, il. quale_dice~a che si, doveva m~gliorare i yatti della Triplic~ Alleanza, assicurò che nulla zmpedwa dz farlo, d accordo coi contraenti, qualora se ne ri– conoscesse l'opportunità. Ma assicurò pure che la Triplice garentiva ora pienamente gl'in– teressi dell'Italia. Qualunque interpretazione intesa a lasciar credere che si vogliono fare modificazioni al trattato, è infondata. 47 I Coerentemente con siffatte dilucidazioni fu formulato il resoconto uffi– ciale delle parole dette nella tornata del 1 ° luglio - il resoconto ufficiale, com'è noto, si stampa con alcuni giorni di ritardo. In esso l'oratore finisce il discorso colle seguenti parole: e credo di poter dire, senza tradire segreti professionali, che i patti della Triplice $Ì posso– no migliorare tutte le volte che se ne presenti l'opportunità. 48 Quest'ibis redibis, mentre conferma che i testi dei trattati rimasero im– mutati, non esclude in nessun modo, anzi conferma, che vi fu un impegno a migliorare la interpretazione dei patti, via via che se ne presentasse la oppor– tunità, e allo scopo di rendere sempre piu accetta l'alleanza a tutte le parti. 5. La "compenetrazione delle Alleanze" Il fondamentale di siffatti chiarimenti e miglioramenti deve essere con– sistito nell'esplicita facoltà riconosciuta all'Italia di coltivare cordiali rela– zioni colla Russia e colla Francia. Ciò dovremmo ricavare, anche se non avessimo altri elementi di giudizio, dalle dichiarazioni fatte dal marchese Di Rudinf, presidente del Consiglio, e dal ministro degli affari esteri italiano, Caetani di Sermoneta, nelle sedute della Camera dei deputati del 25 maggio e del 30 giugno 1896: Io sono stato accusato piu volte - dice il Rudini il 25 maggio - di parecchia te• nerezza verso la Russia e verso la Francia, e mi onoro di queste accuse. Me ne onoro, perché credo che la politica che noi facciamo, dev'essere inspirata a sentimenti sincera– mente_ e profondamente amichevoli verso tutti e segnatamente verso la Russia e verso la Francia. Se la Triplice Alleanza dovesse essere per ognuna delle nazioni che sono colle– gate, cagione di disaccordo con la Francia e con la Russia, allora perché la Germania e la Russia coglierebbero ogni giorno l'occasione propizia per affermare la loro reciproca benevolen~a? Non è cosa notoria l'amicizia schietta, sincera, che lega l'Austria-Ungheria alla Francia? E recentemente, un mese e mezzo o due mesi or sono, non abbiamo ve– duto l'imperatore d'Austria-Ungheria avere un convegno nel territorio francese, col presi– dente della Repubblica? Ciò significa che la Triplice Alleanza ha un carattere essenzial– mente pacifico, il quale permette e vuole che i tre alleati mantengano le piu affettuose :~ CHIALA, Triplice e Duplice, pp. 633-34. CAMERA DEI DEPUTATI, Discussioni, XIX Legislatura, la sessione, p. 6943. 33 BibHotecaGino Bianco

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