Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza affari tunisini senza tenere nessun conto delle intenzioni del governo ita– liano38: anche per essa erano arrivati i giorni in cui "le alleanze pacifiche sono conciliabili con le buone relazioni con la Francia, come con la Russia. " 39 4. La, proroga del 1896 La sconfitta di Adua (1° marzo 1896), la rapida deliberazione presa dal Governo inglese di iniziare con la spedizione di Dongola la riconq~ista del Sudan, l'opposizione subito insorta da parte della Francia e della Russia con– tro la politica egiziana dell'Inghilterra, ridettero a un tratto alla intesa an– glo-triplicista una solidarietà, che nel gennaio sembrava svanita per sem– pre. Nel marzo 1896 appariva ricostituita "quella Quadruplice Alleanza, che in fondo è la base fondamentale della pace europea. 1140 Il cambiamento di scena si spiega con due circostanze di fatto. Anzitutto, la Francia, all'ultimo momento, quando la tensione anglo– germanica per il Transwaal era giunta all'acme, rifiutò di seguire la Germa– nia fino alle ultime conseguenze delle sue iniziative, e prefed: strappare al– l'Inghilterra il trattato siamese-tunisino del 15 gennaio 1896. 41 Forse la Ger– mania tentò ora per la prima volta quel che doveva tentare con altrettanta sfortuna nel 1900: porre come condizione del proprio accordo con la Fran– cia nella questione d'Egitto un trattato di reciproca garenzia territoriale, cioè di rinuncia all'Alsazia-Lorena, e il governo francese rifiutÒ. 42 Alludeva a quest'insuccesso della politica germanica, Biilow nel• dicembre del 1900, al– lorché diceva al Reichstag: Non commetto nessuna indiscrezione diplomatica, dicendo che quel telegramma [di Guglielmo II a Kriiger] ebbe almeno il merito di chiarire per noi la situazione: perché 38 Discorso Visconti-Venosta alla Camera dei deputati, 15 dicembre 1896, p. 8377: "La Ger– mania, che non aveva un trattato con Tunisi, fino dai giorni della denunzia del trattato [15 ago– sto 1895], ci faceva intendere che essa non credeva di potere invocare le capitolazioni, e che le sa-· re&be bastato di assicurarsi il trattamento della nazione piu favorita. - L'Austria-Ungheria, poco tempo prima che noi cominciassimo i negoziati [giugno -1896] aveva concluso con la Fran– cia un accordo col quale rinunziava a fare appello al diritto delle capitolazioni. Cfr. BILLOT, La France et l'Italie, II, 335-341. Il testo della dichiarazione austro-francese è datato col 20 luglio 1896 (MARTENS, Nouveau Recueil, 2a serie, XXIII, 356); ma è naturale che l'inizio delle trattative risalisse a una data anteriore, probabilmente all'incontro avvenuto fra l'imperatore d'Austria e il presidente ?ella repubblica francese, sui primi dell'aprile 1896. 39 Cnspi a Nigra, 19 marzo 1894, in PALAMENGHI-CRISPI, Questioni internazionali, p. 163; Cfr. BILLOT, La France et l'Italie, II, pp. 350 sgg. 40 "Nuova Antologia," 1° aprile 1896, pp. 578; 15 aprile, p. 780. Cfr. CROMER, Modern Egypt, II, 79 sgg. . 41 MARTENS, N_ouveauRecueil, 2a serie, XXIII, 228. - Nell'ottobre del 1899 la "Frankfurter Ze1tung" affermò che al tempo del raid di Jameson (dicembre 1895) l'intervento della Germania a favore del Transwaal fu reso impossibile dal rifiuto della Francia e della Russia di unirsi alla Ge~mania: Revue générale de droit international public, VII, 287, 292, 277; VIII, 626, "Il Petit Pansien," del 29 ottobre 1905, in un articolo ufficioso, spiegava il rinculo della Francia col so– spetto che la Germania tendesse solamente a inasprire le relazioni anglo-francesi per strappare buoni accordi all'Inghilterra. La Francia avrebbe prevenuto la Germania nel gioco. . 42 Proprio il 5 gennaio 1896, Jules Simon dichiara in un'intervista: "Comprendo benis- ~1mo che Guglielmo intenda rappacificarsi stabilmente colla Francia. È possibile che ci riesca 1n tutte le altre questioni mondiali, ma giammai in quella dell'Alsazia-Lorena": "Tribuna" del 6 gennaio 1896. 31 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=