Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo quinto Fra la Triplice Intesa e gl'Imperi centrali La neutralità italiana fu acclamata con entusiasmo in Francia, in In– ghilterra e in Russia. Ma non appena fu passata la prima ora di soddi– sfazione per la dichiarata neutralità dell'Italia, i diplomatici dell'Intesa, cominciarono ad esaminare le vie ed i ~ezzi per far sentire a Roma la pres• sione piu adatta a trasformare la neutralità in cooperazione. Il governo russo decifrava la corrispondenza telegrafica fra San Giu– liano e l'ambasciatore italiano a Pietroburgo, marchese Carlotti. Anche i telegrammi che Berchtold inviava a Costantinopoli all'ambasciatore au– striaco, erano decifrati dal servizio di spionaggio russo. Perciò i governi del- 1 'Intesa potevano seguire giorno per giorno l'azione della diplomazia ita– liana, e sapevano che la neutralità non aveva rotto .i ponti tra Roma da un lato e Berlino e Vienna dall'altro. Per essi la necessità piu urgente era im– pedire che la neutralità italiana assumesse la forma di neutralità bene– vola verso gli imperi centrali. Gravissimo fu l'incidente provocato dagli incrociatori tedeschi Goe– ben e Breslau. Allo scoppio delle ostilità, essi si trovavano nel Mediterra– neo, pronti a collaborare con le flotte dell'Italia e dell'Austria contro l'Intesa·, secondo la convenzione navale italo-austro-germanica del giugno 1913. Dopo avere il 3 agosto 1914 bombardato i porti di Bonne e di Phi– lippeville in Algeria, riuscirono a ripararsi nel porto di Messina la mattina del S agosto, alle ore 4. Secondo le convenzioni delf Aja, dovevano parti– re entro le 24 ore. Temendo che le autorità italiane favorissero le due navi pi~ che non fosse consentito dal diritto internazionale, i governi d'In– ghilterra e di Francia minacciarono di dichiarare guerra. anche all'Italia se la Goeben e la Breslau non lasciavano Messina entro le ore 4 del 6 agosto. Le due navi partirono entro il termine fissato e sfuggendo alla sorveglianza. degli_in?lesi, che non si dimostrarono in questa occasione fulmini di guer– ra, nusc1rono a rifugiarsi nel Mar di Marmara. Chi della neutralità italiana si teneva soddisfatto, era Berchtold. ~1 3 agosto egli propose al governo tedesco di "/ air bonne mine à mauvais Jeu: date le circostanze, era della massima importanza contentarsi della neu- 485 BibliotecaGino Bianco ..

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