Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo undicesimo Il naufragio della Triplice I. Fra minacce e lusinghe La dichiarazione di neutralità fu accolta in Italia con favore quasi una– nime. Per la massa della popolazione, che non sapeva nulla dei retroscena diplomatici, fu un senso di sollievo istintivo: la neutralità evitava il dÌsastro della guerra e rompeva ogni complicità morale coi provocatori della guerra. Per il pacifismo internazionalista dei socialisti, la neutralità era la soluzione definitiva. Per tutti gli altri gruppi era un prender fiato dopo la prima sorpresa e discutere dell'avvenire: rimaner sempre neutraU? intervenire a fianco degl'imperi centrali? intervenire a fianco della Triplice Intesa? Pochissimi fra i triplicisti osavano protestare contro il ministero, perché non aveva deliberato l'intervento immediato a fianco degli alleati: i piu si rendevano conto dei danni, a cui l'intervento avrebbe esposto il paese, sul mare; vedevano che non c'era da sperare dagl'imperi centrali una congrua partecipazione ai profitti di una intesa comune, e riservavano ogni ulteriore giudizio. Tra gli anti-triplicisti, pochissimi osavano chiedere l'intervento a fianco della Triplice Intesa: data la previsione della vittoria austro-germanica per terra, l'Italia col suo intervento non avrebbe fatto che precipitarsi senza esservi costretta in una inutile rovina. Tutti sapevano che l'esercito era sfian– cato dalla guerra libica, e dalla pessima gestione che il ministero della guerra aveva fatto dei fondi affidatigli; occorreva, dunque, dare all'esercito il tempo di mettersi in efficienza, prima di prendere qualunque partito. I soli irre– dentisti, con la loro visione circoscritta ai soli problemi locali dei territori austriaci abitati da italiani, ripetevano che "ora o non piu,, si poteva condurre a termine la unificazione nazionale, ma anche fra essi, ben pochi domandavano un intervento immediato. La dichiarazione di neutralità soddisfaceva tutti questi stati d'animo contraddittori, non urtandone nes– suno: permetteva a tutti di orientarsi con una certa calma in attesa degli eventi. Altrettanto soddisfatti non erano i diplomatici di Berlino e di Vienna. La mattina del 3 agosto 1914, dopo la dichiarazione di neutralità italiana, 410 BibliotecaGino Bianco

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