Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Cap-itolonono La crisi balcanicadel 1912-1914 1. Il rinnovamento del dicembre 1912 Fra il 22 ottobre e 1'8 novembre 1912, la Bulgaria, la Serbia, la Grecia, il Montenegro, spazzarono via il dominio turco dalla Macedonia e dalla Tracia fino ad Adrianopoli. Nel nuovo assetto balcanico - cosi Leonida Bissolati commentava questi fatti sul Secolo del 14 novembre 1912 - quale è per risultare dalla vittoria alla Quadruplice, l'Austria-Ungheria sente la disfatta della propria politica. Perché? Un nuovo e possente organismo politico sta per formarsi ai suoi confini: organismo nel quale predomina l'ele– mento slavo. Con ciò viene costituito, fuori dell'impero, un centro di attrazione per i po– poli slavi, viventi entro l'impero, dei quali piu di sei milioni stanno sul confine meridio– nale in contatto col nuovo organismo. Ora la politica dell'Austria è consistita, da quasi un secolo, nell'evitare che tale organismo si avesse a formare. Le direttive costanti della po– litica austriaca furono queste: difendere lo statu quo della penisola balcanica, e prepa– rare; pel caso di sovversione dell'impero turco, l'assorbimento nell'impero austriaco dell'e– lemento slavo balcanico. Ma il vittorioso assalto della Quadruplice alla Turchia offre appunto le basi allo s~iluppo dello slavismo nella penisola balcanica. Il fantasma paventato da circa un secolo nei Gabinetti di Vienna ha preso ad un tratto vita reale e forme tan– gibili. L'urto fra questo fatto e la politica austriaca è perciò urto mortale. Proprio nel momento in cui la crisi balcanica assumeva forme cos1mi– nacciose per l'Austria, i governi di Berlino, di Vienna, di Roma, il 5 di– cembre 1912 rinnovarono la Triplice Alleanza. Il nuovo trattato doveva durare fino al luglio del 1920, ma sarebbe stato prorogato per altri sei anni, cioè fino al luglio del 1926, se non fosse stato disdetto da nessuna delle parti fra il luglio 1919 e il luglio 1920. Il ~esto del trattato era identico a quello del 1902, salvo un nuovo protocollo, m forza del quale la sovranità italiana sulla Tripolitania e sulla Cirenaica venne a far parte di quello statu quo nord-africano che il governo t~desco era tenuto a garantire secondo gli articoli IX e X del trattato di alleanza, risa– lenti al 1887 e al 1891. . Nella _se~utadella Camera dei deputati del 18 dicembre 1912, il ministro Di San Gmhano spiegò che "non vi era alcuna ragione per modificare il trattato, e nessuno dei tre alleati aveva chiesto all'altro alcuna modificazione": 385 BibliotecaGino Bianco

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