Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo ottavo Di San Giuliano e la Guerra Libica l. Il marchese Di San Giuliano Il marchese Di San Giuliano, che prese l'ufficio di mm1stro degli esteri al principio del 1910, aveva per la mente tutt'altra idea che quella di rallen– tare o di rompere la Triplice Alleanza. Nei primi tempi della sua carriera parlamentare, egli era stato seguace di Francesco Crispi. E nella sua politica estera si ritroveranno tutte le fonda– mentali tendenze di quella che era stata l'azione ·di Crispi. Come Crispi, infatti, Di San Giuliano era ostile alla Francia. Il suo spirito si era formato proprio nel periodo, in cui i contrasti fra l'Italia e la Francia erano piu acuti: cioè negli anni che precedettero fa guerra del 1870, quando Napoleone III impediva all'Italia l'acquisto di Roma, negli anni successivi alla guerra del 1870, quando la maggioranza clericale dell'Assemblea francese minacciava l'unità politica dell'Italia, e negli anni successivi al Congresso di Berlino, quando erano continue e asprissime le contestazioni per Tunisi. La anti– patia per la Francia conduceva ·Di San Giuliano ad aderire solidamente alla Triplice Alleanza. A somiglianza di Crispi, Di San Giuliano era anche un convinto colonialista. La popolazione italiana - egli pensava - in continuo accresci– mento, non poteva essere nutrita dal territorio della madre patria. Era obbli– gata ad emigrare. A questa massa migratrice, il governo itaJiano doveva conquistare territori produttivi, in cui essa potesse stanziarsi e lavorare, pro– tetta dalla bandiera nazionale. Perciò la politica delle espansioni coloniali era per l'Italia una necessità di vita. Ma l'Italia, arrivata ultima nella politica coloniale, trovava il mondo già spartito fra i piu anziani e i piu forti. Fortu– natamente, i piu forti non erano d'accordo fra loro. L'Italia doveva inserirsi nei contrasti, che dividevano i piu forti, allearsi con gli uni contro gli altri, ed aprirsi un avvenire seguendo la linea della minore resistenza. La linea della minore resistenza Di San Giuliano la vedeva nella Francia. Egli era condotto a questa opinione non solo dalla francofobia, che era un elemento primitivo della sua psicologia politica, ma anche dalla con- 374 Biblioteca Gino Bianco

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