Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1915 dal conflitto anglo-germanico, e mettersi al sicuro dal disastro che si avvi– cinava. Ma gli "uomini saggi" non credevano in Italia di dòver prendere in considerazione queste voci di allarme. Il ministro Tittoni, nel dicembre del 1906, dichia,rò che sarebbe stato "poco serio" discutere la eventualità di una guerra fra l'Inghilterra e la Germania. 5. L'annessz·one della Bosnia Quanto ai governanti dell'impero austro-ungarico, proprio nel 1907, proprio mentre il trattato della Triplice veniva prorogato fino al 1914, la direzione dello Stato Maggiore fu affidata a Conrad von Hotzendorf. Cominciò cosf nella corte di Vienna una lotta che doveva durare sette anni. Da una parte il vecchio imperatore Francesco Giuseppe dalla intelli– genza ottenebrata per gli anni, che continua a voler la pace per stanchezza, per inerzia, per paura dell'ignoto. Dall'altra Conrad von H,otzendorf - giovanile, vigoroso - sostenuto dall'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono, - collegato con lo Stato Maggiore tedesco - che proponeva conti– nuamente nuove dichiarazioni di guerra. Il generale Conrad von Hotzendorf aveva le tasche rigurgitanti di piani di guerra di ogni genere: guerra contro la Serbia e il Montenegro, rimanendo tutti gli altri paesi ad aspettare che il generale Conrad von H,otzendorf facesse il suo comodo; guerra contro la Russia, l'Austria essendo alleata con la Germania e con la Romania, e tutti gli altri paesi rimanendo addormentati; assalto alla Serbia e al Montenegro e conseguente guerra col– l'Italia, sempre nella ipotesi che gli altri paesi sarebbero rimasti alla finestra; assalto alla Serbia e al Montenegro e conseguente guerra con la Russia, essendo l'Austria in alleanza con la Germania e con la Romania; guerra contro l'Italia e successiva guerra balcanica, tutti gli altri paesi rimanendo addormentati; guerra contro· la Russia, la Serbia, il Montenegro, l'Italia, es– sendo l'Austria alleata della Germania e della Romania. Il fatto che la Francia fosse alleata con la Russia, non lo interessava: la guerra con la Francia era affare della Germania, non rientrava nelle sue "competenze," e quindi i suoi piani non ne tenevano conto. Anche il fatto che nel 1907 nasceva, sotto i suoi occhi, la intesa fra la Russia e l'Inghilterra, non lo consigliò in nessun modo a studiare qualche nuovo piano di guerra, in . cui ci fosse un piccolo posto anche per l'Inghilterra. Di tutte le guerre, i cui piani egli studiò con tanta cura, la sola guerra che alla fine riusd a provocare, era una guerra, per cui non aveva preparato nessun piano, in cui l'Inghilterra, la Francia e l'Italia, e finanche la Romania, avrebbero combat– tuto accanto alla Russia, alla Serbia e al Montenegro. Dopo che questa guerra si chiuse con lo smembramento dell'Austria e con la rovina della Germania, il generale Conrad von Hotzendorf pub- 369 BibliotecaGino Bianco . -

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