Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo settimo Sette anni di crisi: 1902-1909 1. L'intesa italo-russa Il punto debole del sistema diplomatico costruito dal Prinetti nel 1902 era rappresentato dai rapporti dell'Italia con l'Austria. Chiara era, infatti, nel governo di Vienna la intenzione di agire nella questione balca– nica come se l'art. VII del trattato di alleanza non esistesse, e come se le sole potenze interessate nei Balcani fossero la Russia e l'Austria. C'era, è vero, la intesa italo-britannica, la quale impegnava l'Inghil– terra a mantenere lo statu quo in Oriente, e c'era la intesa italo-francese, per effetto della quale il governo italiano poteva sperare un appoggio amichevole dal governo francese in possibili contestazioni con l'Austria. Ma un'intesa non è un'alleanza. Gli impegni dell'Inghilterra e della Francia verso l'Italia erano generici. Obblighi tassativi di solidarietà armate, nel caso che sorgesse conflitto fra l'Italia e l'Austria, non ce n'erano. Le correnti austrofile erano assai vivaci nella diplomazia francese e nella diplomazia inglese. Pur di staccare il Gabinetto di Vienna da quello di Berlino, il governo di Parigi e quello di Londra potevano essere condotti a dar mano libera all'Austria nelle questioni balcaniche. Cioè qualcuna delle intese dell'Italia, o tutte e due potevano da un momento all'altro cadere nel nulla. Prinetti si rendeva conto di questi pericoli. E cercò di fortificare il proprio ·sistema, aggiungendo, alle intese con la Francia e con l'Inghilterra, una terza intesa con la Russia. Il governo russo si era impegnato a fondo nelle questioni dell'Estremo Oriente. Finché avesse avuto le mani legate dai suoi contrasti col Giappone, non poteva non desiderare la conservazione dello statu quo balcanico. E non - poteva non temere che il governo di Vienna approfittasse delle complica– zioni dell'Estremo Oriente e dei disordini macedoni per fare della Macedonia una nuova Bosnia-Erzegovina. L'intesa fra la Russia e l'Austria scriveva l'ambasciatore italiano a Pietroburgo - non è in via di rallentarsi. Ma gli scopi finali, a cui tendono quelle due potenze, sono diametralmente opposti: l'Austria-Ungheria, confinante con la Macedonia, tende ad 360 BibliotecaGino Bianco

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