Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1915 aveva insistentemente raccomandati, quando sperava che servissero a ben altro risultato. Nessuna fra le previsioni fondamentali, su cui negli ultimi venti anni si era fondato il gioco diplomatico dei governi di Berlino e di Vienna, si realizzò. E a furia di giocare su ipot~si sbagliate, alla fine i governanti tedeschi ed austriaci si rovinarono, trascinando nella rovina i loro popoli. I governanti italiani giocarono sempre con maggior prudenza, e con un piu chiaro sentimento della realtà. Non erano ammalati della malattia che conduce al disastro i forti: l'orgoglio della propria potenza e la svalu– tazione degli avversari. Se questo è "machiavellismo," non si commette nessun errore storico a considerare il sistema diplomatico del 1902 come un esempio di "machia– vellismo" assai ben riuscito per l'Italia. Quel che importa è che ci si metta d'accordo nel riconoscere che in questo noi adoperiamo questo termine "machiavellismo," senza metterci dentro quella significazione di sleale ge– nialità, che è uno degli elementi caratteristici del "machiavellismo" auten– tico. Manca nel sistema diplomatico italiano del 1902 la slealtà. E non pos– siamo parlare di "machiavellismo" neanche per i governi di Berlino e di Vienna: perché nel "machiavellismo" tedesco ed austriaco è sempre mancata la genialità. Quella gente è stata troppo stupida per meritarsi la qualifica di "machiavellica." 359 BibliotecaGino Bianco

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