Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte,terza 7. Il "machiavellismo" Questo intreccio di prestazioni e di controprestazioni, di assicurazioni e controassicurazioni, fa ricordare il famoso trattato di controassicurazione fatto nel 1887da Bismarck col governo di Pietroburgo. In questo trattato, Bismarck mentre era alleato col governo di Vienna, assicurava il governo russo che la Germania sarebbe rimasta neutrale se l'Austria avesse preso l'iniziativa di una guerra contro la Russia, e lasciava mano libera alla Russia nella que– stione bulgara. La politica di Prinetti, nel 1902, sarebbe una imitazione su larga scala dell'esempio dato da Bismarck quindici anni prima. Ma fra il metodo di Bismarck e quello di Prinetti ci sono due differenze fondamentali. La prima differenza è che Bismarck fece il trattato di controassicura– zione con la Russia, in un momentq in cui una guerra austro-russa sem– brava imminente, e mentre l'alleanza della Germania con l'Austria non era in alcun modo in discussione, anzi sembrava piu solida che mai. Prinetti, invece, fece le dichiarazioni di neutralità alla Francia e all'Inghilterra, in un momento in cui la Triplice Alleanza stava per scadere e si discutevano le condizioni di un nuovo trattato. L'altra differenza è che Bismarck tenne slealmente nascosto il trattato di assicurazione con la Russia ai due governi di Vienna e di Roma, a cui era obbligato a comunicarlo in forza dell'art. I dello speciale annesso italo– germanico del 1887. Prinetti, invece, nel 1902, giocò sempre a carte scoperte. Nel 1902, nessuno, né in Italia, né altrove, prevedeva l'avvenire. In Italia, nel 1901, una riunione segreta dei piu autorevoli diplomatici, convo– cati dal ministro Prinetti per discutere i problemi della politica europea, aveva conchiuso all'unanimità che un'alleanza fra l'Inghilterra e la Francia era "un'utopia." E nel 1904, ancora tre giorni prima che fosse annunciata l'" Entente cordiale," i personaggi solenni di Berlino erano sicuri che un accordo di quel genere non era possibile per via della questione d'Egitto. La gente che decide i destini dei popoli non vede mai, come regola generale, un palmo al di là del proprio naso. Ed ecco che un bel giorno, nel 1904, !"'Entente cordiale" fra l'Inghil– terra e la Francia si realizza: cioè la Francia, invece di pacificarsi con la Germania, dimenticando l'Alsazia-Lorena e pensando solamente all'Egitto, si pacificava coll'Inghilterra, dimenticando l'Egitto e pensando solamente all'Alsazia-Lorena. Allora i governanti di Berlino si trovarono frustrati in tutti i loro calcoli. Ma allora in Italia il bisogno di essere amici tanto con l'Inghilterra quanto con la Francia era diventato piu imperioso. E il governo di Berlino non poteva pretendere che il governo italiano si staccasse dal– l'Inghilterra, perché questo non era per l'Italia un obbligo inerente alla Triplice Alleanza, né poteva pretendere che il governo italiano rompesse quei rapporti di amicizia con la Francia, che proprio il governo di Berlino 358 BibliotecaGino Bianco

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