Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo secondo Le origini della Triplice Alleanza I. La politica estera della Destra Era allora ministro degli esteri un nobile lombardo, Emilio Visconti– Venosta. Egli pensava che in Francia le tendenze liberali sarebbero alla fine prevalse sulle tendenze clericali e che la marea dei sentimenti anti– italiani sarebbe passata. In attesa, cercava di evitare una rottura violenta, e osservava per quanto era possibile un atteggiamento conciliativo. Nello stesso tempo, procurava di aver sotto mano qualche combinazione diplomatica, su cui l'Italia potesse appoggiarsi nel caso che la Francia movesse guerra sen– z'altro. La piu ovvia di queste precauzioni consisteva nel coltivare rapporti amichevoli con la Germania. La maggioranza parlamentare francese era ostile non solo all'Italia, ma anche alla Germania. Se la Germania e l'Italia fossero rimaste divise di fronte al pericolo francese, il primo paese ad essere assalito dalla Francia, sarebbe stato probabilmente l'Italia; e in seguito, pri– ma o poi, la Germania avrebbe trovato l'intera forza militare della Francia, concentrata verso il Reno. Per questa ragione, Bismarck -· per quanto non avesse alta opinione della capacità militare italiana - avrebbe obbligato la Francia a dividere le sue forze tra le Alpi e il Reno, e avrebbe reso dispe– rato ogni tentativo di rivincita della Francia contro la Germania. Egli diceva nel 1873 che l'alleanza fra la Germania e l'Italia era "predestinata." Ma sotto l'apparenza della cordialità, c'era una profonda disarmonia fra Bismarck e Visconti-Venosta. Bismarck avrebbe desiderato con l'Italia una permanente alleanza e non solamente difensiva, ma anche offensiva. Viscon– ti-VenÒsta non voleva saperne di un legame cosi'.completo e incondizionato. Pensava che la Germania avrebbe dovuto sempre affrontare la inimicizia della Francia per la questione dell'Alsazia-Lorena. L'Italia, invece, non avreb– be avuto piu nulla da temere da parte della Francia nella questione di Roma, appena i gruppi democratici e repubblicani riuscissero a prevalere nella repubblica. In questo caso, neanche un'alleanza difensiva con la Germania avrebbe rappresentato per l'Italia la stessa utilità che per la Germania: i 298 BibliotecaGino Bianco

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