Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza E il 4 maggio 1882,. quando oramai le trattative erano concluse, scri– veva: Questo resultato, al modo con cui ci arriveremo, mi ripugna in maniera assoluta per molte ragioni. Il 29 giugno 1885, esponendo a re Umberto i motivi, per cui riteneva di non poter accettare l'ufficio di ministro degli esteri, scriveva con risoluta franchezza: La Germania e l'Austria ci hanno resi col trattato di Alleanza impotenti contro di loro: unico scopo di quel trattato, che ho fatto quanto stava in me perché non fosse nego– ziato ... Il paralizzare i possibili nemici, ecco tutta la tattica del principe di Bismarck. Per raggiungere quello scopo, impiega secondo i casi metodi del tutto differenti: coll'Italia egli impiega l'isolamento, colla Francia l'incoraggiamento ad ogni vanagloriosa impresa lungi dai suoi confini. Obbligato nel settembre 1885, contro ogni sua volontà, dalle insistenze affettuose di re Umberto, ad eccettare l'ufficio di ministro degli esteri, s1 guardò bene dall'assumer lui la iniziativa di un rinnovamento dei patti. Décidément - scriveva il 15 luglio ·1886 al De Launay - l'Italie est fatiguée de cette alliance inféconde, et je ne me sens pas l'envie de la forcer à la renouveler, car je sens trop profondément qu'elle sera toujours improductive pour nous. Il est aussi pos– sible que M. de Bismarck se soit trompé à mon égard, ne me connaissant pas du tout, et se soit imaginé que je me sentirais le besoin de marcher toujours et quand meme à sa suite. S'il a cru cela, ·il s'est étragement trompé. Il est clone plus que probable que je ne renouvellerai pas l'alliance, et que je me réserverai de me lier à bon escient quand le moment sera venu... Si le Chancelier désire, lui, entamer des négociations dans ce sens, il n'a qu'à prendre lui l'initiative, et à nous faire conna1tre ses pensées. Lors de l'al– liance qui va finir fil 20 maggio 1887], notre tort a été d'avoir pris, nous, l'initiative avec insistance: je l'ai vivement déploré alors; je l'ai dit sur tous les tons à qui de droit; je ne retomberai clone pas dans la faute commise par mon prédécesseur. 21 Il 5 agosto 1886, il barone von Keudell, ambasciatore di Germania a Roma, dové prendere l'iniziativa dei nuovi accordi, come Robilant esigeva. Robilant dichiarò nettamente che, se si trattava soltanto di continuare ciò che esisteva non si sarebbe giamrpai adattato a rinnovare il trattato del 1882 tale e quale... Non in– tendeva vincolare piu oltre la libertà d'azione dell'Italia senza che i nuovi patti da lui indicati venissero accettati dalle potenze centrali. 22 Questi patti riguardavano la questione di Tripoli e la questione Ba'l– camca. Subito dopo avere ottenuto, definitivamente, µel Congresso di Berlino, dall'Inghilterra e dalla Germania, carte bianche per Tunisi, i governanti francesi avevano fatto buqn viso all'idea, non sgradita all'Inghilterra e alla 21 CHIALA, La Triplice e la Duplice, p. 471. 22 CmALA, La Triplice e la Duplice, pp. 474-75. 9 BibliotecaGino Bianco

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