Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte prima luttanza che dimostrava ancora il governo italiano a concludere l'alleanza, aveva accennato a fare uso appunto della questione romana per vincere le ultime esitazioni. 18 È innegabile, pertanto, che la Triplice, meglio che non avrèbbe potuto fare un'alleanza ,con la Francia, assicurò all'Italia un lungo periodo di tranquillità. Des trois adversaires du moment - ha scritto un francese, ben osservatore - l'Italie en neutralisait deux en obtenant, pour prix du concours. qu'elle léur apportait comme alliée, la garantie non seulement de son territoire, mais encore de son unité. Et quant au troisième Oa France], l'Italie se mettait, par ses alliances, à l'abri des projets belliqueux que, vrais ou faux, elle lui avait supposés. 19 · Se non che, guardata sotto questo punto di vista, la Triplice del 1882 era per l'Italia, piu che altro, il resultato di un ricatto. E quanto meglio si sarebbe consolidato in seguito il nuovo regno, grazie anche alla stabilità as– sicuratagli dall'alleanza; quanto piu sicuri di sé si sarebbero sentiti, col pas– sar degli anni, i governanti italiani di fronte al Papato; tanto meno valida do– veva manifestarsi la preoçcupazione e la minaccia della questione romana per tenere stretta insieme l'alleanza, se altre forze non avessero agito nel senso di conservarla. 3. Il conte di Robilant e i"lrinnovamento del 1887 La insufficienza della questione romana come unico cemento della Tri– plice Alleanza per quel che riguardava l'Italia, si vede già nelle trattative che precedono il rinnovamento del 1887. Durante le quali Bismarck fece sollevare (estate del 1886), come nel 1881, dalla stampa tedesca la questione romana, nella speranza di spaventare il conte di Robilant, succeduto nel mi– nistero degli esteri dell'Italia al Mancini (6 ottobre 1885), e indurlo a im– plorare il rinnovamento senza troppe esigenze nello stabilire i nuovi patti. Ma Robilant non si lasciò impressionare dalla manovra ed ag1 come se es– sa non fosse stata nemmeno tentata. Dei patti ·del 1882 egli non era punto entusiasta. 20 Dans nos conditions - scriveva ancora il 3 aprile 1882, al De Launay, ambasciatore italiano a Berlino -, qui ne sauraient changer. de si tot, nous n'avons rien à gagner à nous unir étroitement à l'Allemagne et à l'Autriche, ce sera le voyage du pot de terre cn compagnie du pot de fer, raconté par le feu Lafontaine. Le seul avantage que nous en retirerons sera que ça nous forcera d'etre sages, ce que nous pourrions faire sans Y etre forcés, et de nous ouvrir le chemin à quelque chose de plus pratique un jour ou l'atttre, les circonstances aidant. 1 s CHIALA, La Triplice e la Duplice, pp. 221 sgg. 19 GrACOMELLI, Cinq mois de politique italienne, in "Revue des deux mondes," 15 settem- bre 1891, p. 423. · 20 Non si vede donde il SrNGER, Geschichte des Dreibundes, p. 78, abbia appreso che Robilant era "ein warmer Anhiinger des Dreibundes." 8 BibliotecaGino Bianco

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