Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1915 Inviai alla direzione del Tempo la seguente risposta, che pubblicai, in– sieme alla intera lettera del Palamenghi-Crispi, anche sull'Unità del 13-20 maggio 1920. On. Sig. Direttore del Tempo. Il signor Tommaso Palamenghi-Crispi, nel Tempo del 5 maggio, minaccia di que– relarmi per diffamazione, se non ritiro pubblicamente l'oltraggio, che egli asserisce da me fattogli, perché nel mio volume su la Politica estera di Francesco Crispi, pubblicato dalla Soc. An. Ed. "La Voce," a Roma, nell'autunno scorso, ho osato ricostruire nella maniera, che a me sembra criticamente corretta, un passo del Diario di Francesco Crispi, nel quale ho motivi di ritenere che l'autore abbia scritto "Trieste," e l'editore abbia messo "Fiume." Rispondo al sig. Palamenghi-Crispi che non ritiro niente, prima di aver visto con i miei occhi il testo autentico del Diario autografo di Francesco Crispi: sola prova che possa dimostrare infondata la mia opinione. Ora il testo autentico del Diario autografo di Francesco Crispi dov'è? Non fu venduto a Casa Reale una ventina di anni or sono? Oppure fu venduto allo Stato e si trova fra le carte segrete all'Archivio di Stato di Napoli? E se fu venduto a Casa Reale o allo Stato, come mai si trova presso la Società di Storia Patria a Palermo? Finché il signor Palamenghi-Crispi non abbia pubblicamente affermato che il testo conservato a Palermo contiene l'autografo autentico crispino, io non sento nessun bisogno di andare a consultarlo: poiché una copia non autografa non di– mostrerebbe nulla. Se dopo questa mia dichiarazione, il signor Palamenghi-Crispi vuol dare querela, faccia pure. Se preferisce, come sarebbe piu serio, un giudizio arbitrale scientifico, me– glio ancora. Sono sempre pronto a rispondere dell'opera mia. Ma il si!fi· Palamenghi-Crispi badi bene a non adombrarsi solamente per lo scam– bio "Trieste"- 'Fiume" da me affermato. Nella stessa pagina 25 del mio volumetto, in cui il sig. P. C. ha scoperto la ipotesi critica da cui si sente offeso, egli ha potuto leggere anche: "a p. 279 di Politica Estera non è possibile che Crispi il 29 ottobre 1888, si la– mentasse con Herbert Bismarck che il processo Ulmann si protraesse da oltre cinque mesi: il giornalista Ulmann fu arrestato a Trieste, con tutta la redazione dell'Indipendente, 1'11 giugno 1889 (Secolo, 13, 14, 15, 16, 17, 18 giugno 1889): la falsificazione è stata fatta con poca accortezza cronologica." Come mai il signor Palamenghi-Crispi si disinteressa di quest'altro, ben piu grave, oltraggio? E sf che è stampato subito dopo le parole in cui mi occupo dello scambio Trieste-Fiume! Che, in sette mesi da che è stampato il mio volume, egli non abbia avuto il tempo d'arrivare in fondo a quella pagina fatale? G. SALVEMINI Dopo questa lettera, mi rpisi ad aspettare o una nuova lettera· o la que– rela. Rimasi deluso. Per il momento, distratto da altre occupazioni, abban– donai questo studio. Ma nel novembre del 1922 ritornai al lavoro, e scrissi al professore Francesco Ercole dell'Università di Palermo per sapere se mi sa– rebbe stato possibile studiare il carteggio Crispi presso la S_ocietàsiciliana di Storia Patria. Il prof. Ercole mi rispose: Ho saputo direttamente dal presidente della Società di Storia Patria per la Sicilia, che presso la Società sono bensf depositate molte carte di Crispi; ma che la figlia di Cri– spi non permette che se ne conceda libera visione. Manca poi assolutamente qualsiasi ca– talogo delle carte esistenti, che giacciono per ora alla rinfusa. Il prof. Sansone mi ripeté che la figlia di Crispi non lascia libertà di porvi le mani. 277 BibliotecaGino Bianco

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