Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera del/'Italia dal 1871 al 1915 La prima sconcordanza si spiega col fatto, che Crispi non confidò nulla a De Launay intorno alle trattative antifrancesi, perché questa era la vo– lontà del presidente del Consiglio, Depretis. 15 Ma. la seconda scordanza non si può attribuire al fatto che De Launay abbia inventato questa parte delle confidenze fattegli da Crispi: ciò facendo avrebbe riferito a Roma no– tizie false, che Crispi avrebbe potuto facilmente rettificare quando fosse tornato a.Roma. 16 Dunque la sconcordanza deve dipendere da qualche lacuna, che si è prodotta nel testo originario dei Diari. 'E da osservare, fì.nalmerite, che i documenti, che riguardano la missione del 1877, sono giunti a noi certamente incompleti. Infatti, per i colloqui avuti da Crispi a Parigi, a Gastein, a Berlino, abbiamo: a) gli appunti presi per ricordo personale nei Di.ari; b) notizie telegrafi.cheal re e a Depretis; e) lette– re private al re e a Depretis, in cui sono sviluppate le notizie accennate nei telegrammi; d) rapporti ufficiali sintetici. Invece, per il colloquio avuto a Londra, con Lord Derby, abbiamo solamente i Diari e un telegramma al re e un telegramma a Depretis. Per il colloquio con Andrassy, non abbiamo neanche i telegrammi: abbiamo solamente i Diari. È chiaro che il materiale primitivo, per quanto riguarda i colloqui con gli uomini politici inglesi ed au– stro-ungarici, è stato assoggettato ad una - come dire? - epurazione. Tali sostituzioni, soppressioni, interpolazioni a chi si debbono attri– buire? Allorché mi occupai, per la prima volta, nel 1919, di questo problema. con elementi di giudizio assai piu scarsi di quelli che ho potuto mettere in– sieme nelle ricerche successive, il mio pensiero si fermò sulla ipotesi che i mutamenti fossero dovuti all'editore· dei documenti, che è parente ed antico familiare di Francesco Crispi ed ha atteso alla pubblicazione in uno stato d'animo perfettamente agiografico. Egli tratta qualche volta i testi con una libertà, a cui noi, poveri storici di professione, non siamo avvezzi. Per esem– pio nel volume Francesco Crispi: politica interna, Milano, Treves, 1924, p. 104, pubblica una lettera del Padre Tosti, 28 maggio 1887, in cui il bene– dettino parla del famoso opuscolo su la Concilt'azione, che doveva reca-rglitan– ti dolori, e sul quale si è sempre discusso finora se sia o no stato letto, prima della pubblicazione, da Leone XIII. Il testo, edito nel 1924, dal Pala- 1 Politica estera, 34: "De Launay seppe della mia visita a Bismarck, ma secondo le tue istru– zioni gli tacqui il vero scopo della visita"; p. 35: "Avverti che De Launay ignora trattative allean– ze contro Francia." 16 Nelle polemiche avvenute, dopo il Congresso di Berlino, fra il Diritto, ufficioso del Mi– nistero Cairoli-Corti, e la Riforma di Crispi, il Diritto, utilizzando il rapporto De Launay 20 set– tembre 1877, metteva in contraddizione l'atteggiamento irredentista assunto da Crispi nell'estate del 1878 con le dichiarazioni fatte dallo stesso Crispi a Bismarck nel colloquio di Gastein: "L'on. Crispi, mentre dichiarava che, quando ogni Potenza fosse chiamata a far valere le sue ragioni, l'Italia rivolgerebbe verso altra direzione [che non fosse quella dell'Albania] le sue pacifiche aspi– razioni, avrebbe da queste escluso senz'altro Trieste, stabilendo fra Trieste e il Trentino una di– stinzione, che assai facilmente [correggi difficilmente] si concilia con le presenti proteste sdegnose degli amici dell'on. Crispi." - La Riforma (9 agosto 1878) prese atto che Crispi "non si lasciò abbagliare dalla profferta dell'Albania, non sollevando inopportunamente (come ammette il Diritto, non sappiamo se a ragione) la questione di Trieste, ma facendo una distinzione fra Trieste e il Trentino." Il giornale amico di Crispi, dunque, non smenti la notizia, che il Diritto aveva attinto al rapporto di Launay, ma si limitò ad inserire nella parentesi un dubbio sulla sola asserita inop– portunità di sollevare la questione di Trieste. 275 BibliotecaGino Bianco

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