Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza clausola, ne consegue che essa doveva trovarsi nell'articolo secondo, che è la sola sede possibile di essa. L'Austria non ha pubblicato, nel 1915, quest' ar– ticolo, perché esso contiene implicitamente la guarentigia dell'unità d'Ita– lia, cioè l'impegno da parte delle alleate dell'Italia, e quindi anche della cattolicissima Austria, di non sostenere il papa nella rivendicazione del do– minio temporale. Questo trattato a tre deve essere stato completato da un particolare trattato italo-germanico. A siffatta opinione si arriva, quando si considera: a) che l'art. III della Triplice garantisce esclusivamente la Germania: alla sola Germania, infatti, poteva accadere di essere assalita contemporanea– mente da due Grandi Potenze, cioè dalla Russia e dalla Francia: data l'al– leanza, l'Austria non poteva essere aggredita che dalla Russia, e l'Italia dal– la Francia; b) l'art. IV garantisce all'Austria la neutralità dell'Italia, se l'Austria è assalita dalla Russia; e all'Italia quella dell'Austria, se l'Italia è assalita dalla Francia; c) qualora non esistesse nessun altro patto complementare, l'art. IV darebbe anche diritto alla Germania di rimanere neutrale, se l'Italia fosse assalita dalla Francia; e all'Italia di rimanere neutrale se la Francia assalisse la Germania: a condizione che la Russia non intervenisse mai in favore della Francia, contro l'Italia o contro la Germania; d) siccome gli eserciti russi, eventualmente alleati con gli eserciti fran– cesi, potrebbero bensf assalire la Germania, che è finitima con la Russia, ma non l'Italia, che ha fra sé e la Russia, l'Austria; - ne consegue, qualora non esistesse nessun altro patto complementare, che l'Italia sarebbe obbligata in molti casi possibili a battersi per la Germania, mentre la Germania avrebbe l'obbligo di battersi per l'Italia solamente in un caso impossibile a realizzarsi. Per conseguenza, si deve ritenere che un altro trattato abbia fatto obbligo alla Germania d'intervenire a fianco dell'Italia nel caso di un'aggressione della Francia contro l'Italia; e analogamente per l'Italia. Nel 1888, Bismarck diceva allo Zar: La posizione della Germania e dell'Italia [rispetto alla Francia] è identica [a quella stabilita dal trattato del 1879 fra Austria e Germania di fronte alla Russia]. Bisogna che la Francia attacchi una delle due potenze alleate, perché l'aggredita possa invocare il casus foederis.13 Un patto di questo genere manca nel trattato a tre del 1882, e deve es• sere stato consacrato fino d'allora in una conversazione piu speciale. Né si 13 Conversazione riferita da Herbert Bismarck a Crispi: Diari Crispi, cit., p. 278: Il trattato au st ro-ger~a!'lico del 1879 stabiliva: 1) le due parti contraenti avevano l'obbligo di aiutarsi con tutte 1) forz! militari e non conchiudere pace separata qualora una delle due fosse attaccata dalla Russia; qua ora l'attacco movesse da altra potenza, che non fosse la Russia, l'altro contraente doveva ~o~servRreper lo meno una benevola neutralità; ma se la potenza assalitrice fosse stata secondata 0 abbla·gh· uss1a, anche solo mediante misure militari minacciose, sarebbero entrati in vigore gli 1 1 dell'art. 1. 5 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=