Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo terzo Il Congresso di Berlino: 1878 I. Il Ministero Cairoli Il nuovo Gabinetto entrò in funzione il 24 marzo 1878. Ne era pnmo ministro Benedetto Cairoli, la cui elezione a presidente della Camera aveva determinato la caduta di Depretis. Date le regole del gioco parlamentare, la chiamata di Cairoli al governo era la ·soluzione costituzionale piu corretta, che il nuovo re potesse dare alla crisi. Anche dal punto di vista della politica interna, la scelta era tutt'altro che infelice: Cairoli era, dopo Garibaldi, _in quel momento, l'uomo piu popolare che vi fosse in Italia: quattro suoi fratelli erano morti per ferite o malattie contratte nelle guerre del Risorgimento, come volontari di Garibaldi; lui stesso era stato dei Mille di Marsala, gravemente feritç> a Palermc1; era nella Camera il condottiero del gruppo "radicale": chiamato a formare il primo Ministero del nuovo Regno, dava alla monarchia un'au– reola di democrazia "avanzata," utilissima in un paese come l'Italia, dove ognuno amava allora essere sempre un po' piu "avanzato" del suo vicino. Nella politica estera, il Ministero Cairoli sembrava dovere condurre rapidamente ad una guerra fra Italia e Austria. Cairoli, infatti, aveva par– tecipato negli ultimi dieci anni alle piu caratteristiche manifestazioni irre– dentiste.2 Dopo la guerra del 1866, aveva protestato, il 13 aprile 1867, nella Camera dei deputati, contro il trattato di pace con l'Austria, perché lasciava sempre terre italiane sotto la dominazione straniera; aveva presieduto il comi– tato per la commemorazione della battaglia di Legnano nel maggio 1876; aveva rivendicato la legittimità della propaganda irredentista, alla Camera, nella seduta del 26 maggio 1877; aveva protestato contro le rinuncie attri– buite a Crispi nell'ottobre del 1877; era intervenuto ed aveva parlato, il 25 novembre 1877, in una commemorazione dei morti di Mentana, che 1 ROSI, I Cairoli, pp. 70, 87, 92, 185, 218. 2 Sui rapporti fra Cairoli e il Comitato nazionale di Gorizia, si veda la pubblicazione di CARLO BATI'ISTI, Due documenti del Comitato goriziano: 1868-69. 244 BibliotecaGino Bianco

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