Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera dell'Italia dal 1-871 al 1915 a avessero potuto ottenere adeguati compensi sulla frontiera italo- appen h · d · . . f l' . d. t ·aca· e speravano c e si etermmasse, o pnma o poi, ra az10ne i aus n ' . . b 1 h f . . . . . V . nna e quella di Pietro urgo qua c e essura, m cm potesse msenrsi 1e • 1 . t"lmente. un'azione autonoma ita iana. u i Il 29 maggio 1876, commemorandosi a Milano la battaglia di Le- ano in cui sei secoli prima la Lega lombarda aveva vinto l'imperatore }:derico Barbarossa, le bandiere abbrunate di Trento e di Trieste ebbero nella cerimonia il posto di onore. E il presidente del comitato, Benedetto Cai– roti deputato "radicale" ed uno fra i piu autorevoli nella nuova maggio– ran;a parlamentare, le salutava in nome di "quell'inviolabile diritto di na– zionalità, che cammina con la forza delle idee, s'impone ai governi, risolve le questioni e prevale sui trattati. m 2 La reazione non si fece aspettare. La Società ginnastica di Rovereto, la Società di Mutuo soccorso fra gli artieri di Riva (Trentino), che avevano mandato deputazioni alla cerimonia, ·furono sciolte, e i rappresentanti processati. 13 L'ambasciatore austro-ungarico in Roma fece rimostranze uf– ficiali al ministro degli esteri; e questi dové esprimere "il rincrescimento, che ·1 l' d 1114 i , governo aveva provato per acca uto. Robilant, conversando con Andrassy sull'incidente, procurò di to– gliergli ogni importanza: alla cerimonia - osservò - non erano interve– nute né persone della famiglia reale, né membri del governo (ci sarebbe mancato altro!); anche alle feste ginnastiche della Germania partecipavano deputazioni di città tedesche appartenenti all'impero d'Austria senza che nessuno se ne scandalizzasse. Andrassy oppose che le bandiere intervenute a Legnano avevano il segno del lutto, il che non avveniva per le bandiere che andavano in Germania, e questo "bastava ad accentuare gli intendimenti" dei dimostranti. Robilant si trovava a disagio nella discussione: Sapevo per esperienza dai già troppi precedenti analoghi, che i piu bei ragio– namenti in proposito non scemano la · spiacevole impressione, che sempre se ne prova qui. Tutti i nostri piu bei ragionamenti, nonché le ripetute prove di lealtà e vera ami– cizia, che possiamo mettere innanzi a nostra giustificazione, a nulla valgono... A tutti i piu bei ragionamenti vi si risponde qui: - Noi abbiamo fiducia nella lealtà del re, nella sincerità del suo governo, sappiamo che quei conati sono il portato del partito avanzato; ma i fatti ci provano che il governo non ha il potere di tenerlo in freno. - Per me non vi ha dubbio di sorta: se il governo crede sia nell'interesse dell'Italia di man– tenere le sue relazioni coll'Austria, è necessità assoluta s'impedisca in maniera pre– ventiv~ il ripetersi di simili dimostrazioni. Un atto di rigore, usato a tempo, ispirereb– be qui confidenza per l'avvenire, e ci darebbe molta forza nelle relazioni con questo paese. 15 Non che Robilant abbandonasse ogni progetto di mettere innanzi, al momento opportuno, qualche pretesa: 12 lMBRIANI, Pro Patria, pp. 17-18. !! RSTEJ:ENELLI, Il Trentino dal 1848 al 1900, p. XIX. 15 ob~Iant a Melegari, 19 giugno 1876. Rob1lant a Melegari, 20 giugno 1876. 203 BibliotecaGino Bianco

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