Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1915 V . t"-Venosta dal ministero degli esteri: nella votazione parlamentare del 1scon 1 . • • • d d 16 marzo 1876, l.a Destra cons:rvatnce rimaneva m minoranza, e an ava al governo la Simstra democratica. 12. L'acquisto di Assab A compiere la enumerazione dei problemi, che la Destra lasciava in eredità nella politica estera ai Gabinetti successivi, occorre accennare al primo stanziamento coloniale italiano in Assab. Il taglio dell'istmo di Suez, come abbiamo già accennato, nel 1859, aveva determinato in Inghilterra e in Francia un intenso fervore di contro– versie sui futuri possibili sviluppi del commercio nel Mar Rosso. Le discus– sioni erano accompagnate dall'azione. Il governo inglese occupò, nel 1857, le posizioni di Aden e di Perim: la prima allo sbocco dal Mar Rosso nell'O– ceano Indiano; la seconda a cerca 180 chilometri piu a nord, nel luogo dove piu si restringono le due opposte rive del Mar Rosso: cosf preparò il colle– gamento marittimo fra l'India e l'Australia, da un lato, e il Mediterraneo dal– l'altro. Nel 1862 il governo francese occupò Obok, preparando un punto d'ap– poggio per il naviglio, che dopo l'apertura del canale avrebbe navigato fra la Francia e i possedimenti francesi del Madagascar e dell'Indocina. Gl'italiani non avevano, né oltre il Mar Rosso, né altrove, possedimenti coloniali da collegare con la madre patria. Ma in quell'atmosfera di grandi aspettazioni, che erano suscitate dall'impresa del canale di Suez, nelle spe– ranze di luminoso avvenire, che accompagnavano il movimento nazionale italiano, per la suggestione che veniva dalle discussioni e dalle iniziative francesi e britanniche, - cominciarono a formarsi anche in Italia alcuni fo– colari di propaganda per promuovere una attività coloniale. Nel gennaio del 1859 un missionario savoiardo, il Padre Léon des Avaranches, proponeva al conte di Cavour di occupare qualche punto nel Mar Rosso, in territorio abissino, data la importanza che l'Abissinia avrebbe acquistata dopo il taglio dell'istmo di Suez. Nel 1861 un uomo di mare r,alermitano, Antonio Rizzo, che viveva in Abissinia, suggeriva a Cavour di preparare con destrezza il terreno onde occupare in momento opportuno ~n punto sul Mar Rosso, tanto necessario per proteggere il commercio ita– liano, come per farvi depositi di carboni per la navigazione a vapore. " 93 Nel_ 1863, dopo che il governo francese si stabiH a Obok, Cristoforo Negri, pre s idente della società geografica italiana, fondata nel 1860, scriveva nella Perseveranza: Ad rL'Inghilterra ha occupato Perim; la Francia tentò prima di stabilirsi in Edd e in . u 1 . 1 s, ed ora occupa la fortunata rada di Obok, ove si lusinga d'avere una stazione mig iore che Aden non sia. Oramai tutte le nazioni europee conoscono l'attuale e futura 98 Documenti diplomatici presentati al Parlamento italiano il 17 dicembre 1899, pp. 15-35. 191 BibliotecaGino Bianco

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