Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1915 t orientale, il compimento del litorale veneto. Nostro è l'Alto Friuli. Per condi- la par e · 1· ' l'I · · 11'1 1· . • tnografiche, politiche, commercia 1, nostra e stna: necessaria a ta 1a, come sono ziom e al · 1· l · ·d· 1· N ' T . N ' l P . ari i porti della D maz1a ag 1 s avi men 1ona1. ostra e neste. ostra e a ost01a necess . . . L b' N · · 1· C sia or sottoposta amm1mstrat1vamente a u 1ana... ostro - se mai terra 1ta 1ana f arstr; _ è il Trentino: nostro fino al di là di Brunopoli, alla cima delle Alpi retiche. ià ~:no le Alpi interne o Prealpi: ,e nostre s~no ~e acque, ~he ne di_scendono a versarsi d un lato nell'Adige, dall'altro nell Adda, nell Ogho, nel Chiese, e poi tutte nel Po e nel a 39 Golfo Veneto. La propaganda e le manifestazioni dei gruppi irredentisti si intensifi– carono dopo che apparve costituita nell'estate del 1873 la "Lega dei tre imperatori," fra i sovrani di Russia, di Germania e di Austria-Ungheria, e che in conseguenza il governo austriaco cominciò ad abbandonare la politica tradizionale metternichiana dello statu quo in Turchia, per iniziare, d'accor– do col governo russo, una nuova politica di interventi nelle questioni balcaniche. Nel settembre del 1873, quando Vittorio Emanuele andò a visitare l'imperatore a Vienna, una gran folla si raccolse alla stazione di Gorizia, dietro i cordoni della truppa ad aspettare il treno reale; alle grida di evviva, la polizia e la truppa dispersero violentemente la folla. Da Trieste molte persone tentarono di concentrarsi alla stazione di N abresina, per salutare l'ospite di passaggio: vetture di tutte le specie, piene di gente, si misero in moto; il treno della sera traboccava di passeggeri. La polizia, concentrata a Prosecco, rimandò indietro le vetture e il treno, occupò militarmente la stazione e le vie di accesso, impedf ogni dimostrazione. 40 Nel 1874, i sintomi d'inquietudine si moltiplicarono. Un "Comitato italiano residente a Trieste" mandava ai giornali italiani corrispondenze, le quali, secondo il governatore di Trieste, avevano "la tendenza a ferire l'integrità dell'impero." Ne risultò un divieto di circolazione nei territod austro-ungarici contro i giornali dell'Italia, che avevano pubblicate quelle corrispondenze.' 41 Sui primi d'aprile, un lndfrizzo al re d'Italia, dello stesso Comitato, era riprodotto da molti giornali italiani. 42 · È probabile che il "Comitato italiano di Trieste" non fosse formato da molte persone, se la polizia non riesciva a scoprirne nessuna. E in Italia le manifestazioni irredentiste non interessavano molta gente, all'in– fuori degli emigrati e dei gruppi democratici piu accesi. I partiti di governo le biasimavano, perché potevano turbare i buoni rapporti, tanto utili, anzi necessari, col governo di Vienna. Cadute nelle sconfitte di Custoza e di Li~sa le vaste aspettazioni del 1866, pochissimi osavano sperare la con– qui~ta di Trieste e dell'Istria: i piu consideravano come il massimo delle rag~onevoli ambizioni l'acquisto del Trentino fino a Salorno, e una modesta rettifica della assurda frontiera verso l'Isonzo. : ~z.IN~ , Sc~itti _editi ed inediti, XIV, 215. 41 I diritti dell Italia su Trieste e nell'Istria, 559. 42 Rob~Iant a Visconti-Venosta, 3 marzo, 1874. Rob1Iant a Visconti-Venosta, 7-10 aprile, 1874. BibliotecaGino Bianco 161

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