Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera . di F1'ancescoC1ùpi sero il mondo a rumore, e provocassero proteste e oltraggi di giornali fran– cesi; anzi considerava queste proteste e questi oltraggi come nuovo docu– mento di inimicizia implacabile, e ne traeva incitamento a nuove sfide. E alle sue spalle l'ambasciatore tedesco a Roma, Solms, era sempre all'erta a suscitarne le inquietudini ed eccitarne la combattività, mescolando notizie al– larmanti e adulazioni grossolane. 22 E quando si pensa che in quegli anni la Francia era in piena scalmana boulangista, e reagiva con sensibilità piu vivace del solito contro ogni appa– renza di provocazione; - ed ebbe, per giunta, nel 1888, un ministro degli esteri, Goblet, anche lui irascibile e intrattabile, 23 l'uomo meno indicato, che ci fosse al mondo, per avere da· fare con Francesco Crispi - quando si pensa a tutto questo, c'è proprio da considerare come un miracolo che una guerra fra Italia e Francia non sia avvenuta. Ma per spiegare quegli anni di agitazione e di attriti, è un errore grossolano pensare a un Crispi calcolatore e metodico, una specie di Cesare Borgia, che si proponesse di trascinare la Francia alla guerra, provocandola con continui incidenti, per anni di seguito, d'accordo con Bismarck. Il vero Crispi fu un uomo sincero, ombroso, vulca– nico, incapace di eufemismi diplomatici, avvezzo a parlar violento, sensibile alla lode, piu sensibile all'offesa, insultato insolentissimamentè dalla stampa francese, adulato stomachevolmente dalla stampa bismarckiana, facile a confondere sé con l'Italia e considerare le brutalità dei giornali francesi, come insulti diretti, non tanto a lui, quanto al suo paese, che egli amava di amore ardente e geloso e lo chiamava addirittura "l'Italia mia. " 24 Io non sono di quelli - scrive nel settembre del 1891, in una discussione col giu– rista francese Desmarets, la quale è un documento caratteristico del temperamento del- 22 31 ottobre 1887: Solms "crede che Bismarck presso Salisbury abbia minore influenza di me" (Politica estera, p. 207). - 14 novembre 1887: "Solms mi chiede se avessi avuto notizie delle pra– tiche della Francia presso il Vaticano. La Francia avrebbe promesso al papa qualunque appoggio" (ibidem, p. 209). - 27 novembre 1887: "il conte Solms viene ad annunziarmi che ... da Berlino si scrive che dopo i colloqui di Friedrichsruhe nella Tripolitania si sarebbero prese delle precauzioni. Pure a Tunisi s'intriga contro di noi" (p. 214). - 29 novembre 1887: "i due governi di Berlino e di Vienna stabilirono di comunicarmi il trattato segreto del 1879 fra l'Austria e la Germania: essi sono di avviso che nulla debba essere nascosto all'Italia; i due ambasciatori [di Germania e d'Austria] fecero rilevare l'importanza dell'atto, come dimostrazione di grande fiducia in me dei due Gabinetti; ringraziando, dissi di meritarlo" (p. 216). Il trattato del 1879 era stato comunicato alla Russia fino dal 1882· (Politica estera, p. 228; BISMARCK, Politische Reden, Stuttgart, 1804, XII, 464; Pensieri e ricordi, II, 235), e quando fu comunicato a Crispi in segno di grande fiducia, i governi alleati · si preparavano a pubblicarlo il 3 febbraio 1888 sui giornali! (Politica estera, p. 216). - 9 gennaio 1888: "il conte Solms mi parla delle minacce alla frontiera tunisina" (p. 223). - 18 gennaio 1888: "Solms ha ricevuto una nota ... I missionari francesi si prestano come spie in favore degli abissini" (p. 224). - febbraio 1888: "Solms, incaricato dal principe di Bismarck, viene a domandarmi scusa per aver egli nel suo discorso di ieri commesso una étourderie col parlare del trattato di alleanza con l'Italia senza avermene chiesto il permesso: il principe si dichiara dolentissimo (!); rispondo che do al principe l'assoluzione papale, del resto tutti sanno l'esistenza del trattato" (p. 229). - 11 febbraio 1888: "Solms: l'arrivo della flotta in– glese della Manica nel Mediterraneo ha suscitato i sospetti della Francia" (p. 229); sono i giorni, in cui Crispi teme un assalto della flotta francese alla Spezia. - 13 aprile 1888: "Solms mi dà notizia di una nota da Costantinopoli, secondo la quale i francesi avrebbero dato a credere," ecc. ecc. (p. 240). - 3 giugno 1888: "Solms torna a parlarmi della favola... mandata a Costanti– nopoli da Photides-pascià. Costui sarebbe l'organo delle due legazioni di Francia e di Russia" (p. 242). - 9 novembre 1888: "Solms mi dàw-inlavoro su Biserta" (p. 299). 23 MotiY, Souvenirs et causeries d'un diplomate, pp. 257-58; CHAUDORDY, La France en 1889, PP. 234-35: GRABINSKI, La Triple Alliance d'après de nouveaux documents, Lyon, Impr. E. Vitte, 1904, p. 661. 24 Discorsi parlamentari, III, 744. 113 BibliotecaGino Bianco

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