Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza sun obbligo verso le sue alleate, essendo venuta meno completamente la ra– gione dell'alleanza. Resta per essa valido solamente il suo impegno con la Francia di non partecipare all'aggressione verso la Francia: l'Italia deve cioè almeno rimanere neutrale. Se la semplice neutralità debba trasformarsi in neutralità benevola verso la Francia o addirittura in alleanza, è problema che l'Italia, a suo tempo deciderà secondo le sembrerà opportuno. Il signor Delcassé, nella intervista concessa al Corriere della Sera del 23 agosto 1914, ci fa sapere anche che il rinnovamento del 1902 avvenne "in condizioni che non gli furono ignote." Ed è naturale che il contenuto, se non addirittura il testo, del trattato sia stato comunicato al governo francese, come il contenuto delle "dichiarazioni," "conversazioni," "accordi," dal cui insieme consta l'amicizia italo-francese, dev'essere stato comunicato alla Germania e all'Austria. E dobbiamo ritenere pure che all'accordo italo-fran– cese debba essere stata data la stessa durata della- Triplice Alleanza; dodici anni, dall'8 luglio 1902 all'8 luglio 1914, salvo disdetta durante il quinto anno entro 1'8 luglio 1907. Una posizione. analoga a quella, che assume l'Italia nel 1902 fra Ger– mania e Francia, aveva preso Bismarck fra la Russia e l'Austria col famoso trattato di contrassicurazione del 1884. 42 Due differenze fondamentali, però, di indole morale, distinguono i due atti diplomatici; I. il trattato russo-ger– manico del 1884 fu conchiuso mentre la Triplice Alleanza era in pieno vi– gore; l'accordo mediterraneo italo-francese fu conchiuso mentre si avvicinava la scadenza della Triplice, e l'Italia era nd pieno diritto di preparare un nuovo assetto della sua politica internazionale; II. il trattato russo-germanico del 1884, che durò fino al 1890, fu tenuto segreto dal governo tedesco alle sue alleate fino alla rivelazione fattane da Bismarck nel 1896, con inescusa– bile violazione dell'art. I del trattato della Triplice del 1882, rinnovato nel 1897; l'accordo franco-italiano, invece, fu immediatamente non solo comuni– cato agli alleati, ma addirittura pubblicato, se non nei testi diplomatici, nelle sue linee fondamentali. 7. La Francia, la Triplice e l'Inghilterra Nello stesso giorno 3 luglio 1902, in cui Delcassé riafferma alla Camera francese la persistenza dell'accordo mediterraneo fra Italia e Francia accanto alla nuova Triplice Alleanza, il visconte di Cranborne - e anche questa coin– cidenza cronologica non può essere fortuita - comunica alla Camera dei comuni inglesi la ricostituzione dell'intesa italo-britannica: Le nostre relazioni con l'Italia - egli dichiara - sono di importanza capitale. Per quanto i trattati e gli accordi siano importanti, vi è qualcosa di piu importante ancora cioè le simpatie e gl'interessi dei due paesi. Vi furono. senza dubbio, di tratto in tratto, in- 42 È del 1887. [N.d.C.J 99 BibliotecaGino Bianco

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