Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte prima stenza dell'accordo italo-francese, e lo trovano compatibile coll'alleanza: tan– to è vero che scambiano le ratifiche dell'8 luglio, dopo le dichiarazioni di Delcassé del 3 luglio. Da questa coesistenza dell'accordo e dell'alleanza la posizione interna– zionale dell'Italia è nettamente definita. Finché non sorgerà da nessuna parte alcuna iniziativa d'aggressione, l'Italia rimarrà contemporaneamente amica della Francia e alleata della Germania e dell'Austria. Non appena la pace sarà minacciata, l'Italia rimarrà libera da ogni impegno verso chi avrà preso l'iniziativa dell'ag– gressione senza essere stato provocato, e conserverà intatti i soli impegni che ha verso la patria assalita. Cioè nel caso che una guerra di aggressione contro la Germania sia promossa dalla Francia, l'amicizia italo-francese decade ipso facto, e l'Italia è obbligata fll'intervento (art. II dell'alleanza). E che tale sia, in questa even– tualità, l'impegno dell'Italia, risulta oltre che dalla impossibilità di interpre– tare altrimenti la sua posizione di alleata, anche dalle dichiarazioni di Biilow del 19 marzo 1903 e di Delcassé del 25 gennaio 1908. Biilow, prendendo la parola al Reichstag a proposito delle dichiarazioni di Delcassé del 3 luglio, spiega: Quando il signor Delcassé ha detto che l'Italia non è obbligata a partecipare a un'aggressione contro la Francia, il mio onorevole collega di certo ha voluto con queste parole dire solamente che la Triplice ha un carattere difensivo, che essa è un patto di amicizia, da cui nessuno deve temere una iniqua aggressione. 40 E Delcassé: "La Triple Alliance n'avait que la pa1x pour objectif. On le repète volontiers en Allemagne. Pour ma part, je le crois. Il reste à savoir si ce système était le seul dont la paix du monde dut s'accomoder, et si la paix qu'il procurait était bi~n rassurante et féconde pour ceux qui n'en faisaient pas partie ... Est~ce à l'Italie qu'ayant des desseins aggressifs, nous aurions pu songer pour les favoriser? Certes, je la savais trop intelligente de tous ses intérèts pour douter qu'elle s'empresserait de répondre aux manifestations sincères de bon vouloir et d'amitié qui lui viendraient de Paris; et il semblait logique et juste toute ensemble que, la cause des nos désaccords supprimée et nos intérets respec– tifs délimités et sauvegardés, l'ltalie consentit à mettre sa politique générale en harmonie avec les rapports nouveaux établis avec la France. C'est, en effet, ce qui s'est produit. Mais - je faisais cette déclaration au mois de juillet 1902 - si nos accords avec Rome nous ont procuré la garantie précieuse que, par le fait de Rame, la Triple Alliance ne saurait avoir de pointe dirigée contre nous est-ce que, d'autre part, le renouvellement de la Triple Alliance n'est pas une preuve péremptoire qu'il n'a été rien demandé de plus, qu'il n'y avait rien à demander de plus à la loyauté insoupçonnable de l'Italie? " 41 Nel caso, invece, che l'aggressione parta dagli Imperi centrali, la Tri– plice, la quale non prevede in nessun caso una guerra d'aggressione delle po– tenze alleate dell'Italia, cessa di aver valore ipso facto; l'Italia non ha piu nes- 40 Reden, II, 441. 41 Annales de la Chambre des députés du 14 fanvier au 10 avril 1908, p. 132. 98 BibliotecaGino Bianco

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