Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Tt·iplice Alleanza È la prima volta nella storia della Triplice, che il governo italiano di– chiara non solo che la Triplice è difensiva - di nessuna alleanza i partecipi diranno mai che sia offensiva -, ma che sarà uni·camente difensiva: cioè esclude solennemente la eventualità che per parte sua l'alleanza possa essere mai interpretata in senso, neanche indirettamente, aggressivo verso ]a Francia. Il governo francese prende atto di questa volontà italiana, e l'annunzia ufficialmente al Parlamento francese: Nul ne sera surpris d'apprendre - comunica Delcassé alla Camera dei deputati il 3 luglio 1902 - que, lorsque fut annoncé, à la tribune de plusieurs Parlements, le renouvellement prochaine de la Triple Alliance, nous nous sommes préoccupés. de la mesure dans laquelle cet acte diplomatique pouvait s'accorder avec les rapports d'intérèts et d'amitié si opportunement renoués entre la France et l'Italie. Notre préoccupation était naturelle. Je me hate d'ajouter qu'elle n'a pas été de longue durée, le gouvernement du roi ayant pris soin lui-mème d'éclaircir et de preciser la situation. Et les déclarations, qui nous ont été ainsi faites, nous ont permis d'acquérir la certitude, que la politique de l'Italie, par suite de ses alliances, n' est dirigée ni directement ni indirectement contre la France; qu'elle ne saurait, en aucun cas, comporter une menace pour nous, pas plus sous une forme diplomatique, que par de protocoles ou des stipulations militaires inter– nationales; et qu'en aucun cas, et sous aucune forme, l'ltalie ne peut devenir ni l'instru– ment ni l'auxiliait·e d'une aggression contre notre pays. Ces déclarations ne peuvent laisser subsister aucun doute dans notre esprit sur le caractère résolument pacifique et amicai de la politique italienne à notre égard, ni sur le sentiment de sécurité dont s'inspireront désormais les rélations des deux nations; elles nous donnent enfin la confiance, que rien ne s'oppose plus au développement d'une amitié qui a eu déjà des conséquences fécondes. 39 Queste dichiarazioni sono state fatte il 3 luglio, cioè dopo che i giornali hanno annunziata la firma del nuovo trattato, 28 giugno, e prima che av– venga lo scambio delle ratifiche, 8 luglio. La coincidenza non può essere il risultato di un caso fortuito. Se non ci inganniamo, essa deve essere stata preordinata fra i governi interessati, insieme al testo delle dichiarazioni, tanto di Prinetti, quanto di Delcassé, affinché resulti senza possibilità di equivoci e di contestazione: 1. che la Francia conosce che l'Italia ha rinnovato la Triplice il 28 giugno e trova compatibile questa alleanza con la propria amicizia: tanto è vero che Delcassé fa le dichiarazioni del 3 luglio; 2. che la Germania e l'Austria sono anche esse perfettamente informate della esi- 39 ANNALES DE LACHAMBRE DESDÉPUTÉS, Debats parlamentaires du 1 juin au 12 juillet 1902, PP, 444-5. Cfr. MÉVIL, op. cit., p. 123: "En 1902, l'Italie renuovela ce traité purement défensif, qui la liait à l' Allemagne et à l' Autriche-Hongrie, mais refusa de proroger le pacte bismarckien - c'est à dire les annèxes - qui organisait la guerre contre la France." Secondo UN ITALIANO, La Politica estera dell'Italia, p. 524, l'impegno assunto dall'Italia sarebbe consistito solamente nel "non servirsi mai delle clausole della Triplice in confronto della Francia per i pendenti problemi mediterranei africani." Ma se con queste parole s'intende che l'Italia era obbligata a non inter– pretare mai la Triplice nel senso che essa dovesse essere solidale con la Germania in eventuali conte– stazioni marocchine fra Germania e Francia, questa neutralità era il meno che l'Italia potesse promettere alla Francia in compenso del disinteressamento di questa rispetto alla Tripolitania, e non uscirebbe dai limiti delle "dichiarazioni" del dicembre 1900. Nel 1902, invece, si trattò di u_n."accordo generale," il quale non poteva avere per base che una dichiarazione generale di aml– ClZla derivante dall'esame di tutti i problemi mediterranei e non dei soli problemi nordafricani. E le dichiarazioni di Delcassé del 3 luglio non fanno sospettare nessuna limitazione nella promessa, che ha fatta l'Italia, di rifiutarsi a qualunque interpretazione dell'alleanza non amichevole verso la Francia, su qualunque problema. 97 BibliotecaGino Bianco

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