Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza ad essere solidale con l'Inghilterra contro chiunque turbi la pace e contesti gl'interessi inglesi nel Mediterraneo. Ma trattandosi d'intesa assolutamente difensiva, essa è perfettamente compatibile con l'amicizia fra Italia e Fran• eia, finché la Francia segua una politica di pace. La situazione è definita benissimo dall'on. De Martino nel 1903: È timore comune delle due grandi potenze marittime, che l'Italia, unendosi troppo strettamente all'una o all'altra, turbi quell'equilibrio di forze nel Mediterraneo, che è la maggior garenzia della pace. 24 Sarebbe per l'Italia una posizione tutt'altro che facile, se persistessero fra Inghilterra e Francia, sempre inesplicabili, i rancori degli ultimi venti anni. Ma è assai probabile che, già fino da ora, nel pensiero dei dirigenti della politica estera della Francia e dell'Inghilterra avesse preso corpo il disegno di una conciliazione fra i due paesi, di fronte alla nuova politica della Germania. Per lo meno doveva essere questa, già nel 1902, l'idea di Edoardo VII: né è stato certamente un caso, se, proprio nel 1902, Lord Salisbury e Chamberlain, i sostenitori della politica germanofila, si ritirano dal governo, e cedono il posto al marchese di Lansdowne, che darà vita con Delcassé all'" entente cordiale" dell'aprile 1904. E non è troppo arrischiato il pensare che la politica voluta da Prinetti e da Zanardelli degli accordi paralleli con la Francia e con l'Inghilterra sia stata assai facilitata da queste nuove disposizioni francofile dei circoli dirigenti britannici. 4. Il convegno di Venezia Chi per la nuova situazione dell'Italia non ha molto da rallegrarsi, è certamente il blocco austro-germanico. Di fronte ad esso, infatti, l'Italia appoggiata ormai solidaJTlente alla Francia e all'Inghilterra, gode di una libertà di movimenti, che non aveva mai posseduto durante il ventennio passato. 25 Riguardo alla Tripolitania, non ha piu da pitoccare dalla Germania nessuna guarentigia contro la Francia. Viceversa la posizione sospetta, che aveva una volta la Francia per l'Italia nella questione tripolina, è tenuta ora dall'Austria nella questione balcanica. La Francia ha preso il posto dell'Austria nell'amicizia; l'Austria ha preso il posto della Francia nel sospetto. E mentre fino a ieri l'Italia era alleata con la Germania e amica con l'Inghilterra nella questione di Tripoli, e alleata con l'Austria e amica con l'Inghilterra nella questione balcanica, oggi l'Italia si presenta a trattare con gli imperi centrali le nuove condizioni della Triplice, essendo amica e dell'Inghilterra e della Francia, non solo nella questione di Tripoli, 24 23 febbraio 1903: legislatura XXI, 2 3 sessione, p. 5798. 2s Cfr. la dichiarazione Delcassé del 20 marzo 1902: "La France et l'Italie se rendent compte combien elles ont gagné en securité, en liberté pour se mouvoir, chacune dans la sphere qui lui est propre." 89 BibliotecaGino Bianco

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