Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte prima solo di "tradizionale amicizia 11 e non si ripete piu la solita formula dei "comuni interessi. 1146 Certo, una. vera e propria disdetta dell'Intesa del 1887 non ci fu mai. 47 E ancora nell'agosto 1900, la regina Vittoria, chiamava il re Umberto, as– sassinato pochi giorni prima a Monza, "il mio illustre alleato. 1148 Ma, sui primi del 1901, da ogni parte si cominciò a ripetere che le relazioni anglo– italiane non erano piu cordiali. Il Times, per esempio, nel numero del 29 maggio 1901 pubblica in una corrispondenza. da Roma: Le relazioni con l'Inghilterra, che altra volta definii frigide, pill propriamente avrei potuto dirle non esistenti, giacché i rapporti diplomatici fra l'Inghilterra e l'Italia furono negli ultimi anni cos( poco importanti, che un autorevole uomo di Stato italiano ebbe a confessare di avere il convincimento che l'Italia, come potenza, non abbia posti nell'oriz– zonte politico di lord Salisbury. Per disgrazia o colpa di ambedue le parti, l'antica cordia– lità anglo-italiana è offuscata da qualche nube. 49 Lo stato di freddezza viene ufficialmente accertato, alla Camera italiana, nel giugno del 1901, discutendosi il bilancio degli esteri. In questa occas10ne l'on. Guicciardini dice: Non so resistere al desiderio di domandare all'on. mm1stro qualche not1z1a circa lo stato presente dei nostri rapporti coll'Inghilterra. Da quasi mezzo secolo il popolo italiano riguarda i suoi rapporti col popolo inglese come improntati a una sincera e calda amicizia. Questa impronta esiste tuttora, o si è affievolita in questi ultimi tempi? Certo non fu un atto di simpatia l'accordo anglo-francese del 1899 concernente l'hinterland di Tripoli; e non è un atto di simpatia il tentativo di soppressione della lingua italiana a Malta. Ma chi ama teme. Ed io voglio sperare che le preoccupazioni, delle quali mi sono fatto organo, hanno la loro ragione, non in un giusto apprezzamento della realtà, ma nella soverchia sensibilità nostra. 50 E l'on. Prinetti risponde: · Von. Guicciardini, rammentando la compromissione indiretta recata ai nostri inte– ressi dalla convenzjone anglo-francese, per l'hinterland africano, e l'offesa al sentimento italiano per la soppressione della lingua nostra, come lingua ufficiale nell'isola di Malta, ne ha tratto argomento per domandarmi se i rapporti .fra l'Italia e l'Inghilterra avessero perduto quel carattere d'intima cordialità, con cui erano stati sempre improntati. Nessun negoziato importante è avvenuto da tempo fra l'Italia e l'Inghilterra; ma le relazioni, che esistono fra i due paesi, autorizzano in noi il convincimento che, presentandosi l'occa– sione, apparirebbero sempre saldi gli antichi accordi di amicizia basati sul rispetto equo e sincero dei reciproci interessi. 51 46 CAMERADEI DEPUTATI, Discussioni, xx Legislatura, 3a sessione, p. 749; cfr. UN ITALIANO, La politica estera dell'Italia, p. 503. 47 LORDLANSDOWNE, alla Camera dei lords, 18 luglio 1902: "Noi non ci siamo mai ritirati dalla dichiarazione di politica" [del 1887]: Parliamentary Debates, CXI, 660. 48 Parliamentary Debates, LXXXVI, 744, 866. 78 49 "Popolo Romano," 7 giugno 1901. so CAMERADEI DEPUTATI, Discussioni, XXI Legislatura, 1 3 sessione, p. 4900. 51 Ibidem, 14 giugno, p. 5168. BibliotecaGino Bianco

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