La rosa e l'usignolo

rlmproveri e m1 ordinò tutto li contnll'io. Perciò ,-ennl, -ecco, a manifostlrr il tutto alla tua maestà ed a pregare che si perdoni :llla temerità mia di non avrre anito rlguMdo a dire, che la rcgiua tua figlia non è phì quella chiusa boccia di fiore, cNne quando la i1111alzasatil trouo.; ma presentemente il-suo contegno e Je forme di lei sono aperte: ella è propensa a compiacersi degli oma~L SolT.reper ciò, che costui le dfriga fiducialmente e Ubcramcntc canti di amore, e che -si vanti d' cs;;erleamante. In verità io diC'opalesemente, che con silTattacondisrenòcuza di lei la città di Rosajo s' cmpirà assai presto ui amanti ignobili e ·villani: Ecco infalli per adempiere al mio dovere venni a farne delllm.zia, acciocdiè Ja tua maestà non s' abbia ad isdegnare di me e dirmi: Perchè nori mi avvisasti per tempo? -- Ciò udendo, il giurl~ioso monarca conobbe I"' insidiosa calunnia di costui; 111aYolcml,,<'!lUstesso assicurarscue colla regina, disse allo Spiuo : -- Dov'è egli adesso questo fosulen1c? -- Rispose lo Spino: -- lo credo, rhc ~:i I uttora jn Rosajo, pere.hè tanto è innamorato e confida uel favore ddla regina, che nè colll' pcr<:o,se, 11è colle minaccie, anzi nemmeno coi tormenti della morte lo può ùisturre diii:- chessia dall'amare e dalle pretese sue: e non ne so il pen,hc. -- Còmandò allora il monarca ni suoi uccrJlatori di rccar:sJa tcudcrc le reti e di condurglielo sano cd incolume. Andarono gli uccellatori, slcsero le reti, e geuato del grano as1>c.ttano il momento, C'llccada ncll' insidia l' iufelice l'signuolo. Questo disgraziato, rJ1cin quei giurni era stato sile111:iosor,istabilito .1lquanto in salute e guarito dalle rei-ire, paur-0soe guardingo girava per llosaju, ove scoq,;endo il grano si avvicinò per saziare la fame del suo ventre. Ma I' ineauto cadde rrell' insidia dei cacciatori, i quali Il• prendono e lo collducono al re. Questi comandò, che lo si tenesse prigioniero ju uua gabbia di ferro, finché informato delle relazioni della regina ne isliltdsse giudizio e ne facesse giustizia. La regina, informala anch'essa della denunzia dello Spino e del carceramento dcli' Usignuolo, ne fl1 afililtissima. Attende r.on impazienza I' istaute rli parlare col re suo padre, e di manifestare per mezzo di una giudicatura l'innocenza dell' Usignuolo, e di vendicarsi dello Spino. X. llla siccoml\ le cose del mondo sono simili al giro di una ruota e sono sempre \'arianti cd instabili, sitcome LUlligli oggeui di quaggiù sono solloposti a moltissime viceude, e bcu presto, a guisa del baleno, prendono una piega non preveduta; così in questi giorni si sparse tutto ari un tratto sulla rillà di Rosajo una funesta sciagura e desolazione, sicchè svani ogni bellezza e pace della città e de' suoi abitatori. Trovavasi in quc' dintorni l'imperatore Luglio. Avendo udito parlare della bellezzae delledeliziedi Rosajo, arse d'invidia e divampò a guisa di forna- <'P.. Comandò al Sole, suo generale, di nllestire e prendere le infuocate sue armi, e di rovesciarle sulla cilti1 di Uosa.io. -- Un fuoco vigoroso piova e consumi 111lto:un ardente calore alihrn- ~tolisca: Rosajo sia ridot la un deserto, come un c:1rnpomietuto, ro111cuna pianura inaridita dal ven10. --

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==