La rosa e l'usignolo

ombra iJ tempO'detra.ricompensa. Sii dunqµe prudente e circospetto in ogni ruo audamento: acciocchè non abbi a soffrire· qualche nocumento dalla malv.igia invidia. Sta sano. -- Sugellata.questa. lettera, la consegnò.al Giglio, ac• eiocchè la portasse· ali' Usignuolo.i. L' Usignuolo,, ricevuta. la lettera della Rosa,, si ritira- in, disparte,. e tutto inebriato. dai profumi. del soave suo odore-, come- dall: esalazione ciel,.ino ► la fiuta, ra pone sul cuore e-sopra i suoi occhi,, e dice:. -· Eccoti. dunque il sommo, rimedio, ari ogni. piaga,, la fulgida: luce degli Ol'Cbi •· ·- Poi senza tregua baciandola. ec1· adi>randofu la, minava,. nè sapevadetenninarsi ad aprirla .. Finalmente apertala con mano tremante, la legge: e rinforzato dalle confortatrici parore di essa ,.impazzito si getta a terra; poi alzatosi, e per somma sua gioja rapito. fuori, di sè, fa risuonare tulla la notte Rosajodi un. soavissimo canto., che re11dea· ltolliti e sbalorditi lutti gli abitatori. V.li. A questo schiamazzo il' mitilare Spino, eh' è armato di ~~dir, ehlMnò assai turbato la Sentinella N arei so, che sempre ad occhi aperti sta in guardia di Rosajo, e gli comanda di recarsi a vedere chi sia costui , il quale inquieta la ciltà. Ordiua a Il che· al fiore11le f,iacinto, eh• era la spia della città, di prendersi il suo ruantello bruno e di esplorare la nolle chi sia costui, donde v.enga, per chi. sia tanto, iru1amorato da. turbare· il 11ostroriposo: e dopo di essersi. bene assicurato di tutto. questa, ne informi lui stesso. Qu.indi per ordine dello Spino, il Narciso e il Giaciuto si dispongono ad indagare in ogni angolo e· luogo di Rnsajo, e diligentemente te11gonodievroali' Usi{;nuolo. per vedere-cd accertarsi òLtulle le sue azioni. I.." inlèlice-Usignuùlb,. ignaco afJàtt'o di queste, insidie, e confidand'o nella protezione· della Rosa, discende la notte a vagare e solazzarsi in Rosaj.o. Mentr' egli passava:, il Narciso in un aago.lo di una via lo adocchia, e dice con bassa voce al Giacinto: -- Sembrami, che sia costui fo sttalliero, del quale ro,.Sl)ÌllOI,militare della Rosa, rnol avere informazione. -- E poicbè il. Gfacinto al' bujo della notte col sao, mantello bruno restava inosservato, l' Usignuolo senz' avvedersene gli passò da vicino. Allora lo scaltro Giacinto gli si fa incontco, e· salutatolo dolosamente, comiucia a poco a poco ad i11terrogarro. 11 buono e schietto Usignuoro,. ignora11dol.'astuzia del Giacinto, con ing~mro cuore, gli dice-clii egli sia,. e come-sin.o dalla sua l"aaciulezza egli sia caldo d'amore, senzn sapere per chi. i>osciag. li narra, come- avendo, udilo a. caso il nome della Rosa si sentisse spù1to ad amarla, e come per lo stesso amore egli sia venuto a. cercare· asilo, in. Rosaio: tutto i?li narra. - -- Infotice·amante! risposr. il Giacinto:. ti compiango, percliè in: r.mo lo cerchi. Tu sei mia meschina e· povera creatura; e· fa Rosa, essendo wia eccelsa e grande regina,. si abbasserà ad annodarsi con 1c? -- .. Nel punto di amore, soggiunse I' Usig11uofo,n. on v' ha distinzione tra povero e ricco, tra grande e piccolo; poiche il cuore ge11trusoe il \'Cracea• more tolgono qualunque distilizionc e stal,iliscono I' uguagli.inza tra il 11adro11e.e lo schiavo. •·

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