Aldo Garosci - Carlo Rosselli e il movimento "Giustizia e Libertà"

lanciare l'idea dell'unità tra i due partiti socialisti e della concentrazione socialista-repubblicana (che si attuò poi fuori della volontà dell'azione p0litica sua, nell'esilio); e soprattutto riunl un gruppo di collaboratori e prese contatti che gli servirono nell'opera sua più tardi. Schiantato il Quarto Stato dalla. bufera deile nuove leggi eccezionali promulgate nel novembre 1926 in seguito all'attentato Zaniboni (vi furono violenze a Milano, e Rosselli raccolse nella sua casa non ancora nota molti eminenti socialisti), Rosselli, insieme con Ferruccio Parri e Riccardo Bauer, si consacrò a faciliure e.organizzare la fuga ali'estero di personalità politiche minacciate. Capitale fu la fuga di Filippo Turati, suo maestro e patriarca del socialismo italiano, organizzata da lui e da Parri nel dicembre 1926. In una avventura durata quindici giorni, Turati venne portato a Savona e di qui, con una barca a motore, in Corsica. Al suo ritorno in Italia, Rosselli, insieme con Parri, venne arrestato. La magistratura di Savona lo condannò a dieci mesi di prigione (dopo un processo nel quale gli imputati avevano violentemente accusato il fascismo di aver sovvertito le bàsi della vita civile, e Rosselli aveva rivendicato · 1a disoendenza ideale tra Risorgimento e antifascismo, tra lui e il suo antenato che aveva ospitato Mazzini morente). Dopo la prigione venne inviato al confino, a Lipari. Nel confino di Lipari, Rosselli scrisse l'essenziale del suo libro Socialismo liberale, che pubblicò poi nel 1930, in francese, nel suo esilio d1 Parigi. I concetti principali del suo libro sono questi: 1°) La critica moderna ha corroso il marxismo, almeno nei suoi aspetti fatalistici e determinist.ici, nel suo rigoroso ridurre tutto all'economia; e tuttavia, da una parte i cnt1c1 nei partiti socialisti fanno capolavori di acrobazia per « interpretare >> il marxismo in modo che non ha più nulla -6 81b;otecaG no Bianco

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