Aldo Garosci - Carlo Rosselli e il movimento "Giustizia e Libertà"

Durante la prigionia di Salvemini e l'assenza di Rossi, Rosselli continuò a stampare il Non mollare da solo, .:'.~a testa di un gruppo di valenti compagni suoi. Il settimo numero del Non mollare pubblicava il memoriale di Cesare Rossi, in cui Mussolini,. più esplicitamente che nel passato, veniva accusato, dal suo ex-segretario, di s;omplicità nell'assassinio di Maetteotti e di altre violenze. La polizia di Mussolini, allora assai inesperta, ,era persuasa che il Non Mollare non potesse essere sostenuto che dalla Massoneria, che invece non diede mai un soldo né fece mai niente per il foglio clandestino. Da ..questa persuasione vengono le stragi di Firenze, nell'ottobre del 1926. I massoni furono picchiati e le loro case saccheggiate. I distributori noti del Non mollare, l'avvocato Consolo e Pilati uccisi; uno dei compagni del Non mollare, Becciolini, che aveva voluto difendere un massone suo amico, linciato sul posto. Rosselli interrupp~ allora la stampa clandestina e s1 dedicò a una nuova impresa: il Quarto Stato. Abitava, non più a Firenze, ma parte dell'anno a Genova, dove aveva una cattedra di economia, che gli aveva fatto avere Cabiati, di cui era stato assistente all'Università «Bocconi)), a Milano; e parte dell'anno a Milano. Si sposò e si trasferì a Milano, dove pubblicò una rivista di coltura socialista, a cui diede il nome di Quarto Stato. Il Quarto Stato si proponeva, in polemica con la Critica sociale, organo ufficiale del partito socialista unitario, cui Rosselli apparteneva ancora, di esaminare le cause della sconfitta soci,ilista e insieme di rinnovare il partito attra,~erso una fusione dei suoi due rami, il massimalista e il riformista, e una alleanza con i repubblicani. Era costretto sotto il peso delle leggi eccezionali già promulgate, che non proibivano però ancora l'opera ideologica, ed ebbe vita breve. Ma in quel breve periodo riuscì a -581b 1oteca G no Bianco

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