Aldo Garosci - Carlo Rosselli e il movimento "Giustizia e Libertà"

ganismi non venissero a contatto. Potevano accordarsi o contrastare; non potevano ignorarsi ufficialmente, come avevan fatto sin allora. J dirigenti esteri di « Giustizia e Libertà>> conclusero perciò un accordo ai termini del quale la Concentrazione ri- -eonosceva « Giustizia e Libertà » come solo suo rappresentante in Italia; d'altra parte « Giustizia e Libertà JJ ·accettava ' di aumentare il suo comitato direttiy9 con altri tre dirigenti nominati di comune accordo tra i partiti e « Giustizia e Libertà» (uno repubblicano, uno socialista, uno della Confederazione del Lavoro) e si impegnava a non costituire una sua organizzazione all'estero tranne che nei limiti indispensabili alla sua azione verso l'Italia. Tale accordo con forze tradizionali non era popolare tra i gruppi italiani e si può dire che anche per il comitato estero esso era piu un matrimonio di conve~ienza che di amore. Per bilanciare la possibilità che si apriva quindi che « Giustizia e Libertà JJ venisse confusa con vecchie forze prefasciste, fu deciso di redigere e pubblicare uno « schema di programma », che venne infatti pubblicato agli inizi 'del 1932 insieme con il primo dei «quaderni>> di « Giustizia e Libertà JJ. Il programma di « Giustizia e Libertà JJ del 1932 comprende una parte politica e una parte economica. Il c6llcetto fondamentale della parte politica consiste nella richiesta di una repubblica democratica, la quale sia fondata su larghe autonomie locali, ma insieme prenda disposizioni di « salute pubblica JJ sia per l'eliminazione del fascismo e delle vecchie forze monarchiche, sia per i primi necessari provvedimenti economici. _La parte economica è assai più profonda e ariginale, dovuta in gran parte allo studio di Carlo Rosselli e di Gaetano Salvemini. Essa propugna essenziali riforme industriali e agrarie. Socializzazione della grande industria, con sopravvivenza - 14BibiotecaGinoBi'anco I

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==