P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 82 - In tal modo nel Consiglio operaio, che avrebbe dovuto raccogliere l'élite rivoluzionaria, l'elemento piccolo-borghese era rappresentato più fortemente che non nella stessa classe lavoratrice. Per giunta i Consigli di fabbrica resistevano ostinatamente alla proposta di nuove elezioni, fatta da' comunisti per ragioni di principio, vale a dire per dar modo agli operai, dopo che la rivoluzione era compiuta, di dare espressione al loro nuovo orientamento politico anche nella loro corporazione rappresentativa: contro questa proposta si misero con ogni forza gl' indipendenti, come Toller, -Maenner etc. Abbiamo già menzionato come nei Consigli di fabbrica fossero rappresentati anche i giornalisti borghesi. Quando noi protestammo contro questo fatto, ci fu risposto: ma anch'essi. sono de' salariati, che si atteggiano a controrivoluzionari solo perchè vi son costretti da' loro principali. Per questi piccoli borghesi era onesta regola di vita il motto di Heine: « Canta pure il cane di Massena e mangia a sazietà! ,,; Nell'Assemblea de' Consigli trovavano posto anche gli uomini dell'antica polizia, ciò che veniva giustificato con l'osservare che anche costoro erano de' proletari, e che se era biasimevole che fossero stati al servizio del capitale, allora era una colpa anche quella degli operai che andav!lnO alle fabbriche. Non si capiva il divario che corre tra schiavi e guardiani di schiavi. · Su questa assemblea doveva appoggiarsi la politica comu nista. Ciò dive·nne sempre più impossibile a mano a mano che le cose si facevano più difficili. In guisa schiettamente piccoloborghese si cercò di rosicchiare la· dittatura del proletariato, strappando qua e là qualche brano di potere e buttandolo via. Quanto più s'andava st;ingendo l'anello intorno a Monaco, specialmente dopochè nonostante la valorosa resistenza degli operai nelle giornate di Pasqua fu caduta Augusta, tanto più s'ac- _cresceva l'irrequietudine ne' Consigli di fabbrica. La controrivoluzione aveva dato prova di conoscer bene la psicologia della piccola borghesia bavarese, quando aveva gettato tra la folla i•I motto di « elementi stranieri ed ebraici ». Esso venne adopeB1olioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==