P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 81 - senza eccezione, era occupato nell'Esercito rosso e nell'amministrazione. Nonostante che si facessero serie rimostranze, non si poteva ottenere alcun aiuto dagli altri partiti; e sembrava che specialmente gl' Indipendenti facessero opera di sabotaggio. Verosimilmente i loro fiduciari incollavano marche (di tessere), mentre il lavoro di partito dei comunisti rimaneva del tutto interrotto. E tuttavia questo stato 0 di cose avrebbe ancora potuto esser sopportabile, se però ogni singolo prowedimento non avesse provocato nel Comitato d'azione lunghe discussioni intorno alla sua necessità. Vi era una terribile scarsità d'intuizione politica. Invece di discutere intorno ali' azione pratica, nel Comitato si tenevano corsi di teoria. Ecco un esempio di questa stagnazione di un pensiero ancor schiavo delle concezioni dell' età borghese. Un giorno per non so qual motivo fu presentata la proposta di proclamare I' immunità de' membri del Comitato d'azione. Leviné fu costretto a dimostrare ampiamente come nei Parlamenti borghesi l' immunità de' rappresentanti delle classi oppresse sia una necessaria misura protettiva contro la prepotenza capitalistica, mentre sarebbe un controsenso nella repubblica de' Consigli, dove la classe lavoratrice esercita essa stessa il potere, sicchè l'immunità adultererebbe la dittatura del proletariato, facendone dittatura di pochi infallibili. La proposta fu· ritirata con molto scorno; ma ciò· non toglieva, che ogni impulso di vigliaccheria partito dall'esterno trovasse i suoi campioni nel Comitato d'azione. Le maggiori amarezze eran procurate dai Consigli di fabbrica. Siccome non si erano fatte speciali elezioni per il Consiglio operaio comunale, ciascuna fabbrica mandò in quest'assemblea tutto intiero il proprio Consiglio, e ne risultò così un collegio di più migliaia di persone, affatto incapace di lavo.rare. Si aggiunga un dritto elettorale affatto antidemocratico, che privava de' dritti precisamente le forze migliori della rivoluzione. Infatti, le fabbriche aventi una maestranza fino a 40 operai eleggevano un consigliere di fabbrica, fino a 80 due, fino a 150 tre, fino a 250 quattro, fino a 400 cinque, fino a 600 sei, fino a 3000 nove e sopra 3000 dieci Consiglieri ; sicchè le aziende piccole avevano una preponderanza sproporzionata. l, uhu,eca Gu IU Bianco 6

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