- 78 - « causa e non più quella dei capitalisti e degli sfruttatori. Sotto « gli alberi, che la primavera riveste di gemme e di nuove « fronde, si raccolgono le masse , che affluiscono al palazzo « Wittelsbach come il sangue affluisce per le arterie al cuore. « Alcuni operai hanno recato in trofeo perfino le loro mi- « tragliatrici. E 11011 solo il proletariato delle fabbriche festeg- « gia la repubblica dei Consigli: son là ancora migliaia di « agenti postali e telegrafici, uomini e donne. «.In alto, sulla balconata, stanno i duci degli operai, che « lavorando senza tregua giorno e notte vigilano sull'avvenire « della repubblica de' Consigli. « Viva la rivoluzione interna- « zionale ! ». « Viva la repubblica dei Consigli ! ». « Abbasso « Bamberga!». «Abbasso HoffmanneSchneppenhorst!». «Viva « il proletariato rivoluzionario ! ». « Viva la Repubblica russa « de' Soviety ! »... grida la folla; e queste grida non son vuote " frasi. Il proletariato di Monaco ha già dimostrato di. saper « cimentare la sua vita e spargere il suo sangue per il trionfo « della rivoluzione. « Dal balcone furon quindi tenuti dei discorsi. Anzitutto .« parlò il comandante della città e dell'Esercito rosso, che non « era un generale carico di decorazioni,. ma un proletario che « discorreva a proletari con piena coscienza della grande mis- « sione storica, da lui rappresentata. I suoi detti culminarono in « questo appello : « Noi siamo stati i primi in Germania ad « alzar la bandiera della rivoluzione proletaria, e dobbiamo quindi « fare quando sta in noi per far trionfare dappertutto il nostro «ideale!». « Riproduciamo testualmente uno de' discorsi che seguirono. Discorso al proletariato di Monaco « Compagni ! Allorchè oggi il proletariato si ritrovò in « masse innumerevoli davanti al Bavaria, si affacciò ai miei « occhi una visione storica. Mi sovvenne quella immensa adu- « nata di popolo, che durante la grande rivoluzione francese si E. bh~t~f,n~si 0 ~ frfcrgpo di Marte. A quest'adunata era accorso
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