P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 77 - « sia guatava con impotente paura questa forza, che essa- « non potrà più dominare. « Ma l'Esercito rosso del proletariato non è simi)e al pom- « poso esercito del capitalismo. Non si vedevano brillanti uni- « formi nè ufficiali attillati ed eleganti, nè vi era banda 'musi- « cale: le colonne marciavano serie e silenziose, a passo grave, « in disadorni abiti da fatica, ma su tutti i volti si leggeva il « coraggio, la risol~tezza e il senso della .responsabilità. « Verso le tre pomeridiane si tennero undici grandi co- « mizi pubblici, nei quali i capi del movimento rivoluzionario « parlarono alle masse. In ciascuno di questi immensi locali. si « ammassavano da quattro a cinquemila operai. In tutte queste « sale si osservava il consueto spettacolo della festa del I mag- « gio: e tuttavia, quanto diverso era lo stato d'animo! Come « la Seconda Internazionale aveva degradato il movimento pro- « letario ad un semplice movimento di salarii, togliendogli « ogni contenuto rivoluzionario, così la solennità del 1 maggio « era stata abbassata quasi al livello di una volgare festa bor- « ghese. !~vece la giornata rossa di Monaco recava il contras- « segno della rivoluzione e della lotta. Gli operai di Monaco « avevano testè ottenuto la prima grande vittoria, traendo a sè « il potere politico. Molti lavoratori si eran recati nelle sale « armati. Qua e là si udivano risuonare sui pavimenti i calci « dei fucili ; e bastava questo a dare un significato affatto spe- ,, ciale a tutte queste riunioni. « Verso le 5 si tenne un comizio generale alla Theresien- « wiese, donde la folla pressochè innumerevole, formando un « immenso corteo, attraverso le vie più frequentatate della città « fece ritorno alla Briennerstrasse (strada Brienne). Le squadre « si ammassarono davanti al Palazzo dei Wittelsbach (antico « palazzo reale), cervello .e cuore della rivoluzione, sede del « primo governo proletario dei Consigli di Baviera. « Il gotico edifizio in mattoni, che fu già dimora dei_Wit- « telsbach, alberga ora i delegati e collaboratori, che lavorano « all'edificazione:_dello Stato proletario. Davanti al portone _vi « sono delle sentinelle: proletari armati, che svegliati alla co- « scienza dei propri interessi di classe difendono la propria B·bl t ica Gino B,anco

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