P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 76 ~ alla lotta. Crediamo di dover qui riprodurre il resoconto sulla giornata rossa, dato dal « Mitteilungsblatt des Vollzugsrats »; « Il 22 aprile fu la gran giornata di vittoria e di festa della « giovane repubblica bavarese dei Consigli. Nell'ultimo giorno « dello sciopero generale gli operai di Monaco sono usciti sulle « strade, per far dimostrazione della loro forza e della loro « compattezza. « Una serena e trasparente giornata primaverile si stendeva « sulle vie della città. Già fin dalle prime ore del mattino le « strade erano straordinariamente animate; e squadre di uo- « mini le percorrevano in grandi o piccoli ~ortei. Ma eran sol- « tanto operai, proletari ; in nessun punto si poteva vedere un « signore finemente vestito o una dama elegante. Pareva che « la borghesia di Monaco fosse dileguata dalla faccia della terra. « Solo lavoratori, schiavi del salario, che in tutto il resto del- « I' anno dalla prima mattina a tarda sera lavorano e sudano « nella tetraggine delle fabbriche è degli opificii per esprimere « da sè il plusvlllore al capitalismo, riempiv;mo adesso le stra- « de, sebb~ne fosse giorn,ata cli lavoro. Ma essi vi erano nel « segno della bandiera rossa, nel segno della lotta. Oli operai « erano armati. I lavoratori di Monaco, con la fascia rossa al « braccio e il fucile in ispalla, sfilavano davanti al Ministero « della guerra nella Ludwigstrasse, dove fu passata la rasse- « gna di tutti gli operai armati e dei lavoratori della rivolu- « zionaria città di Monaco. « Era un quadro superbo e mai visto quello delle schiere « dei proletarii armati, in uniforme o senza, che si svolgevano « lungo la larga Ludwigstrasse. « Calcolando a colpo d'occhio, possono esser comparsi « da 12 a 15 mila armati. Numero· in verità idoneo a inculcare « nella borghesia e nei suoi ausiliarii il rispetto verso la potenza « armata del proletariato ! « Quando le squadre degli operai armati e dei soldati si « avviarono per le strade che conducono verso la Theresien- « wiese (prato Teresa), si vedevano lungo tutta la fila delle case « porte chiuse e persiane abbassate, dietro le quali la borgheB blioteca Gino Bianco

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