P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 67 - instaurando il suo Stato, si costituisce in classe dominante ed attua misure repressive, che esso però non ha bisogno di mascherare ipocritamente con tirate retoriche sulla cosidetta democrazia e libertà di stampa. La stampa non può venir socializzata, ·,na deve diventare strumento della dittatura del proletariato. Ciò naturalmente turba il delicato sentire della borghesia, che Neurath non voleva offendere a nessun costo. Egli quindi sotto la pseudo repubblica dei Consigli « socializzava·• la stampa, decretando che l'opinione dei redattori non doveva più subir l'infiuenza dei privati interessi capitalistici. Il diritto di proprietà sui giornali passava ai Comuni, che li avrebbero messi a·disposizione dei varii partiti; e dovevano crearsi Consigli di redazione, cui dovevano partecipare redattori socialisti in qualità quasi di commissari statali. Ai partiti, che non potevano compilare un loro giornale, doveva esser messo a disposizione un determinato spazio negli altri giornali. E perchè i redattori non potessero sabotare troppo sfrontatamente tutto questo bel congegno, essi dovevano esser obbligati ad accettare regolarmente anche articoli di partiti avversari. Chi si rende conto delle cose, deve prorompere in una risata di scherno intorno a questa idea, pescata in fondo ad un bicchiere d'acquavite; e tuttavia il Partito indipendente sotto la pseudo repubblica dei Consigli si abbarbicò ad essa. Durante la pseudo repubblica dei Consigli i giornali borghesi furon sottoposti a censura. Ma risultò ben presto che simile stato di cose non poteva durare, giacchè i redattori borghesi attuavano il sabotaggio, rifiuta·ndo puramente e semplicemente di lavorare. Sicchè Landauer si vide anch' egli obbligato .a mettere i giornali nelle mani del Governo, facendoli redigere da rivoluzionari. Furono chiamati a collaborare molti intellettuali, e si offri il curioso spettacolo di far comparire le « Munchener Neueste Nachrichten » zeppe di letteratura bolscevica e spartachiana. Accanto al Manifesto Comunista e al programma spartachiano ( « Che cosa vuole la lega Spartaco ? ») si ristampavano articoli di Rosa Luxemburg e d' altri. Noi na• turalmente eravamo molto soddisfatti di ciò, tanto più che così appariva manifesto come nè gl' indipendenti nè gli anarchici, B G, 81

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