P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 168 - Magdeburgo, nel Brunswich, a Berlino, in tutta la Germania, dovunque scioperi: il proletariato non può più esser indotto a star quieto. Il fuoco divampa or qua, or là, nè le guardie di Noske posson più spegnerlo. E dappertutto, dal confuso mormorìo delle masse sale sempre più palese e chiara la invocazione della repubblica dei Consigli. Lavoratori! Proletari! In quest'ora, ciascun minuto della quale può costituire il momento decisivo della rivoluzione tedesca, noi dobbiamo dirvi come crediamo che possa venire in essere una repubblica dei Consigli, e che cosa essa debba fare prima di tutto. La repubblica dei Consigli non sorge dalle clandestine manovre dei capi. Essa sorge, come lo dice il nome stesso, dai Consigli. Essa deve fondarsi principalmente: 1. su nuove elezioni, fatte con una votazione chiara, dei Consigli di operai e soldati nelle fabbriche e nei reparti di truppe, giacchè la volontà delle masse degli operai e soldati è la rupe, su cui noi edifichiamo. 2. sull'allontanamento senza riguardi di tuttf i capi dipendenti e di tutti gli indipendenti, che mediante i loro patteggiamenti coi dipendenti hanno tradito la rivoluzione e il sistema dei Consigli. Guardatevi dai traditori, che ora strisciano davanti a voi, e pensate ali' errore del 9 Novembre. 3. sul pieno riconoscimento delle nostre rivendicazioni programmatiche. 4. sul!' immediata attuazione dei seguenti provvedimenti : a) liberazione di tutti i prigionieri politici; b) scioglimento di tutte le assemblee parlamentari; e) scioglimento di tutti i reparti militari controrivoluzionari, disarmo della borghesia, internamento di tutti gli ufficiali; d) armamento del proletariato e formazione immediata di quadri rivoluzionari; e) soppressione di tutte le corti giudiziarie e costituzione H bhoteca Gino B anco

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