Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

57 Oggi quel sistema parlamentare su co1 nposano tutte le nost re speranze è divenuto meno y;. goroso, dappoichè venne in seggio un ministero che non fn designato dalla maggioranza del parlamento. Perderebbe tutta la sua vir tù se questo ommettesse di di scuterG quanto i minjs:ri siano degni della sua fiducia. Nessuna nazione si trovò mai in condizioni che piLl delle presenti noslre bi ~ognassero di essere chiarite. Osegga fra gli amici del ministero, o fra gli oppositori, o apparteng:1 all '::1 nlica od alla nuova maggioranza , ogni politico italiano debbe volere questa discussione, la quale non si potrebbe ammettere, senza abdicare Hdiri tto che compete ;-~1 Parlamento di chiamare a ~i ndacato il governo. Devono desiderarl a i ministri ai quali ha da premere di poter fa r conoscere i motivi che li determinarono, ùi opporre le difese aJie ::~ccose, di chiarire le proprie intenzioni ancbe agli occhi eli c..;oloro che non sieno consenzienti nella loro sentenza . VIII. L,indirizzo dat.o alla polìtica dal presente ministero si ridusse a due punti principali. Accostarsi a G<1ribaldi, ed impedire che il pres ti gio del suo nome non servisse al le fazioni in.. vece di serv ire all'Ital ia. Tenersi più st r~ tto ali' amicizia dell'imperatore francese, per propiziarcelo, e indurlo a lJsciare Ro-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==